Boris Hristov

Boris Hristov nel 1961

Boris Hristov (alla nascita Boris Kirilov Hristov, in lingua madre Борис Кирилов Христов; Plovdiv, 18 maggio 1914Roma, 28 giugno 1993) è stato un basso bulgaro, diffusamente noto in occidente come Boris Christoff.

Biografia

Nacque a Plovdiv il 18 maggio 1914[1] dai genitori Kiril Hristov e Rayna Teodorova. Suo nonno Hristo Sovichanov era stato un famoso cantore a Bitola (allora nell'Impero Ottomano). Quando cantava nella chiesa esarchica bulgara, durante il servizio molti altri credenti (turchi, ebrei) si radunavano davanti all'ingresso della chiesa per ascoltarlo. Essendo anche lui un rivoluzionario bulgaro, così come suo figlio Kiril, dopo la sconfitta della rivolta di Ilinden-Preobrazhenie, si trasferirono in Bulgaria.[2] Tutti e tre i figli di Hristo erano buoni cantanti, Kiril (il padre di Boris Christoff) era un tenore, cantava nei cori secolari e della chiesa, cantava anche per Radio Sofia e per l'Istituto di musica al BAS.[3]

Boris Christoff dimostrò presto il suo talento canoro e cantò nel Coro della cattedrale di Sant'Alexander Nevsky a Sofia e nel Coro Gusla. Nel 1938 si laureò in giurisprudenza e iniziò la carriera di magistrato.[1][4] Continuò a cantare nel tempo libero, ottenendo un enorme successo come solista del coro Gusla nel 1940. I suoi colleghi del coro lo incoraggiarono a intraprendere la carriera di cantante e inviarono una lettera al Ministero dell'Istruzione chiedendo una borsa di studio per i suoi studi in Italia. Nell'Epifania del 1942 (19 gennaio), Boris Hristov partecipò alla funzione del piccolo coro davanti alla cappella del palazzo. La temperatura è di -18 gradi e dopo la funzione vengono invitati a una piccola colazione; Iniziano i canti, entra il re Boris III e ascolta l'esibizione di Boris Hristov. Esaltato dalla sua voce, esprime il desiderio di assistere alla sua esibizione all'opera e, rendendosi conto di essere un giudice, esprime l'opinione che i giudici sono qualcosa di importante, ma di giudici ce ne sono abbastanza e i buoni cantanti sono rari. Il direttore d'orchestra parla della borsa di studio tanto attesa.[5] Ad aprile, il Ministero della Pubblica Istruzione ha assegnato a Boris Hristov una borsa di studio per un anno di formazione avanzata in Italia.

Boris Christoff

Christoff partì nel maggio 1942 per l'Italia dove fu istruito nel repertorio basso italiano di base dal grande baritono di una generazione precedente, Riccardo Stracciari. Partito come baritono, in grado di dominare anche la tessitura inferiore, si scoprì presto un vero basso, contrastando l'opinione iniziale di Stracciari. Anni dopo, i critici musicali notarono: "Hristov è il cantante più straordinario, perché, sebbene la sua voce abbia le qualità di un basso, la usa con facilità, perfezione, ricchezza di sfumature e veridicità nell'interpretazione, che sono qualità più inerenti a un baritono".[6]

Dopo due brevi visite in Bulgaria nel 1943, Boris Christoff andò in Austria. Prese lezioni a Vienna, Praga e Salisburgo e tenne diverse apparizioni e recital a Vienna e Dresda. Nel 1944 fu arrestato e mandato in un campo di prigionia vicino a Feldkirch. Ne fu liberato nel maggio 1945 dalle truppe francesi. Il colonnello comandante, avendo sentito il suo canto, lo aiutò ad andare in Italia. In seguito, Boris Hristov fece ogni sforzo per trovare questa persona (Era il mio salvatore!), ma invano.[7] Ritornato a Roma riprese le lezioni con Stracciari.[8]

Debuttò in concerto nel dicembre 1945 all'Accademia di Santa Cecilia a Roma.[8] Debuttò nel 1946 a Reggio Calabria come Colline nella Bohème ed acquisì rapidamente notorietà toccando importanti teatri in Italia (Roma, Venezia, Napoli) e all'estero (Royal Opera House di Londra, Barcellona, Lisbona, Rio de Janeiro). Memorabili in particolare alcune recite di Boris Godunov al Teatro alla Scala nella stagione 1948-1949 e nel 1950. Venne richiesto una prima volta dal Metropolitan di New York nel 1950, ma l'amministrazione americana gli negò il visto in quanto cittadino del blocco sovietico e dovette attendere il 1956 per il debutto americano alla San Francisco Opera. In seguito rifiutò i ripetuti inviti del massimo teatro statunitense.

Si distinse nel repertorio verdiano interpretando, tra gli altri, i ruoli di Filippo II (Don Carlo), Fiesco (Simon Boccanegra), Procida (I vespri siciliani), Attila. Si cimentò con successo anche nel repertorio tedesco (Gurnemanz nel Parsifal) e francese (Faust, Don Chisciotte), oltre che, anche grazie alla padronanza della lingua, in quello russo (Boris Godunov, Una vita per lo Zar, Il principe Igor).

La carriera continuò fino alla fine degli anni sessanta per poi rallentare notevolmente, vedendo soltanto sporadiche esibizioni in concerti, che si conclusero nel 1986 con un recital presso l'Accademia di Bulgaria a Roma.

Unì al fascino vocale notevoli doti teatrali che he hanno fatto un cantante-attore, in grado di continuare la grande tradizione dei bassi slavi che ha in Fëdor Šaljapin il capostipite.

Repertorio

Repertorio operistico
Ruolo Titolo Autore
Rocco Fidelio Beethoven
Oroveso Norma Bellini
Sir Giorgio I puritani Bellini
Mefistofele Mefistofele Boito
Galitsky
Končak
Il principe Igor' Borodin
Kočubej Mazeppa Čajkovskij
Conte Robinson Il matrimonio segreto Cimarosa
Enrico VIII Anna Bolena Donizetti
Ivan Susanin Una vita per lo Zar Glinka
Méphistophélès Faust Gounod
Giulio Cesare Giulio Cesare in Egitto Händel
Il capo delle guardie
Il commerciante di oro
Cardillac Hindemith
Il Cieco Iris Mascagni
Don Quichotte Don Quichotte Massenet
Seneca L'incoronazione di Poppea Monteverdi
Achior La Betulia Liberata Mozart
Sarastro Il flauto magico Mozart
Boris Godunov Boris Godunov Musorgskij
Dosifey Chovanščina Musorgskij
Colline La bohème Puccini
Mosè Mosè Rossini
Zaccaria Nabucco Verdi
Don Ruy Gomez de Silva Ernani Verdi
Attila Attila Verdi
Banco Macbeth Verdi
Massimiliano Moor I masnadieri Verdi
Sparafucile Rigoletto Verdi
Giovanni da Procida I vespri siciliani Verdi
Jacopo Fiesco Simon Boccanegra Verdi
Padre Guardiano La forza del destino Verdi
Filippo II Don Carlo Verdi
Ramfis Aida Verdi
Hermann Tannhäuser Wagner
Re Marke Tristano e Isotta Wagner
Pogner Die Meistersinger von Nürnberg Wagner
Gurnemanz Parsifal Wagner
Kaspar Der Freischütz Weber

Discografia

Incisioni in studio

Registrazioni dal vivo

Note

  1. ^ a b CHRISTOFF, Boris, in The International Who's Who 1992-1993, 56th, London, Europa Publications Limited, 1992, p. 306, ISBN 0-946653-84-4. Ospitato su Internet Archive.
  2. ^ (BG) Олга Дейкова, Борис Христов [Boris Christoff], София, Наука и изкуство, 1965, p. XV.
  3. ^ (BG) Семейство, предци [Famiglia, antenati], su boris-christoff.net. URL consultato il 27 gennaio 2025.
  4. ^ (BG) Борис Христов [Boris Christoff], 2ª ed., София: Булвест 2000, Полиграф Пловдив, 1994, p. 26–27, ISBN 954-18-0024-6.
  5. ^ (BG) Нино Луканов, Борис Христов. Незабравими мигове от едно приятелство [Boris Hristov. Momenti indimenticabili di un'amicizia], Стара Загора, Литера принт АД, 2004, p. 33 – 35, ISBN 954-487-054-7.
  6. ^ (BG) Олга Дейкова, Борис Христов [Boris Christoff], София, Наука и изкуство, 1965, p. LXIX.
  7. ^ (BG) Нино Луканов, Борис Христов. Незабравими мигове от едно приятелство [Boris Hristov. Momenti indimenticabili di un'amicizia] (PDF), Стара Загора, Литера принт АД, 2004, pp. 22 - 23, ISBN 954-487-054-7.
  8. ^ a b (EN) Elizabeth Forbes, Obituary: Boris Christoff, su independent.co.uk, 28 giugno 1993. URL consultato il 27 gennaio 2025.

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Collegamenti esterni

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