Branko Oblak

Branko Oblak
Oblak (a sinistra) in azione al Bayern Monaco nel 1979, fermato in scivolata dal milanista Aldo Maldera durante un'amichevole a San Siro.
Nazionalità Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia
Bandiera della Slovenia Slovenia (dal 1991)
Altezza 178 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1985 - giocatore
2010 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Svoboda
Squadre di club1
1965-1973Olimpia Lubiana181 (34)
1973-1975Hajduk Spalato35 (9)
1975-1977Schalke 0449 (5)
1977-1980Bayern Monaco71 (5)
1980-1982Sebenico0 (0)
1983-1985Spittal/Drau17 (0)
Nazionale
1970-1977Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia42 (6)
Carriera da allenatore
1992-1994Naklo
1994Črnuče
1994-1995Olimpia Lubiana
1998-2000Rudar Velenje
2001-2002Koper
2002-2003Olimpia Lubiana
2004Bandiera della Slovenia Slovenia U-21
2004-2006Bandiera della Slovenia Slovenia
2009-2010Olimpia Lubiana
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Branko Oblak (Lubiana, 27 maggio 1947) è un allenatore di calcio ed ex calciatore sloveno.

Nel mese di novembre del 2003, venne insignito del titolo onorifico di Golden Player della Slovenia come miglior giocatore sloveno dell'ultimo mezzo secolo (1954-2003), avendo la meglio sui rivali Srečko Katanec e Zlatko Zahovič.[1] Nel 1971 fu eletto anche sportivo sloveno dell'anno.

Dopo aver giocato dieci campionati jugoslavi, si trasferì in Germania Ovest vestendo la maglia dello Schalke 04 e del Bayern Monaco, per poi chiudere la carriera in Austria con lo Sebenico e lo Spittal/Drau. Negli anni '70 fu inoltre titolare della nazionale jugoslava.

Da allenatore, ha guidato la nazionale slovena per due anni dal 2004 al 2006.

Carriera

Giocatore

Club

Partì con le giovanili dello Svoboda Lubiana per approdare nel 1965 all'Olimpija. Fece il suo debutto contro il Partizan (Belgrado, 20 maggio 1966) segnando una doppietta che portò alla vittoria l'Olimpia (2-1). Rimase sette stagioni a Lubiana, segnando 33 reti per gli zmajček (i draghi).

Nel 1973 venne ceduto all'Hajduk di Spalato nel quale avrebbe giocato solo due stagioni vincendo due campionati e due coppe di Jugoslavia e segnando per i bili (i bianchi) complessivamente 24 reti.

Nel 1975 firmò un contratto biennale per lo Schalke 04 e nello stesso anno ottenne una seconda candidatura al Pallone d'oro.

Alla seconda stagione (1976-1977) con la formazione renana lo Schalke conquistò il secondo posto in Bundesliga alle spalle del Borussia Mönchengladbach.

Nell'estate del 1977 passò al Bayern Monaco col quale rimase per tre stagioni e vinse un campionato (1979-1980). In seguito giocò in varie squadre austriache tra cui l'SV Spittal. Chiuse la sua carriera da calciatore professionista nel 1987.

Nazionale

Il 6 maggio 1971 a Bucarest debuttò con la nazionale jugoslava in un'amichevole contro la Romania. Nello stesso anno giocò nella partita di addio di Pelé allo stadio Stadio Maracanã di Rio de Janeiro.

Con l'arrivo alla panchina della nazionale di Vujadin Boškov divenne uno dei punti inamovibili della rappresentativa. Con i Mondiali in Germania del 1974 divenne (assieme a Danilo Popivoda) il primo sloveno a giocare nei campionati mondiali. Venne inserito nella squadra dell'undici ideale della competizione. Nello stesso anno fu candidato per il Pallone d'oro.

Nel 1976 venne convocato per gli Europei, ospitati dalla Jugoslavia. Il 17 giugno 1976 a Belgrado si giocò la semifinale tra la Jugoslavia e la Germania Ovest: la Jugoslavia andò in vantaggio al 19' del primo tempo con rete di Popivoda su assist di Oblak e raddoppiò dopo dieci minuti con Džajić. La Germania vinse infine ai supplementari. Nella finale per il terzo posto, la sua squadra perse ancora ai supplementari contro l'Olanda (3-2).

Dopo i Mondiali si ritirò dalle competizioni internazionali. Giocò la sua ultima partita in nazionale contro la Romania (Zagabria, 8 maggio 1977, Jugoslavia – Romania 0-2).

Allenatore

Dopo il ritiro divenne il direttore tecnico dell'Olimpija Lubiana e quindi l'allenatore di una alcune di squadre del campionato sloveno (NK Naklo, Rudar Velenje, NK Koper, NK Ljubljana). Guidò per due stagioni l'Olimpija. Dopo queste prime esperienze, nel febbraio 2004 venne assunto come allenatore della nazionale Under-21 slovena.

Nel maggio 2004 il commissario tecnico della nazionale maggiore Bojan Prašnikar venne licenziato e gli subentrò Oblak che esordì con un 1-0 ai danni dell'Italia nelle qualificazioni per i Mondiali. Anche a seguito della sconfitta contro la Bulgaria nelle qualificazioni per gli Europei 2008, il 27 novembre 2006 rassegnò le dimissioni e venne sostituito nel gennaio 2007 da Matjaž Kek.

Palmarès

Giocatore

Club

Hajduk Split: 1973-1974, 1974-1975
Hajduk Split: 1973, 1974
Bayern Monaco: 1979-1980

Note

  1. ^ Golden Players take centre stage, su uefa.com. URL consultato il 7 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2004).

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Collegamenti esterni

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