Chiesa dello Spirito Santo (Siracusa)
Chiesa dello Spirito Santo | |
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Stato | ![]() |
Regione | Sicilia |
Località | Siracusa |
Coordinate | 37°03′21.79″N 15°17′42.04″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Arcidiocesi | Siracusa |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1727 |
Completamento | 1797 |
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/5e/Ortygia01.jpg/220px-Ortygia01.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/23/0526_-_Siracusa_-_Pompeo_Picherali%2C_Spirito_Santo_%281727%29_-_Foto_Giovanni_Dall%27Orto%2C_15-Oct-2008.jpg/220px-0526_-_Siracusa_-_Pompeo_Picherali%2C_Spirito_Santo_%281727%29_-_Foto_Giovanni_Dall%27Orto%2C_15-Oct-2008.jpg)
La chiesa dello Spirito Santo[1] si trova sul lungo mare d'Ortigia, a Siracusa.
Storia
La chiesa venne edificata durante la dominazione spagnola di Sicilia, costruita dall'architetto Pompeo Picherali, nel 1727, è una delle quattro basiliche volute dal vescovo Germano, nel IV secolo. Questa affermazione è ascrivibile alla parola di Giuseppe Capodieci priore della Chiesa in epoca post terremoto 1693 e ripresa, probabilmente, da Serafino Privitera. In effetti nel IV sec. il valore teologale dello Spirito Santo doveva ancora affermarsi e sarebbe stato tecnicamente impossibile titolare una fabbrica a ciò. Si ha più certezza della prima fabbrica circa la chiesa dello Spirito Santo nel XIV secolo, atterrata dai terremoti del 1542 e 1693.[2] Si ha ulteriore certezza che le prime fabbriche chiesastiche di Ortigia, all'indomani dell'Editto di Costantino e dell'abolizione del Paganesimo da parte di Teodosio I furono San Pietro, San Paolo, San Giovanni Battista, San Pietro ad Bajas a Tremilia e San Foca nell'Agro Priolese.
Venne ristrutturata notevolmente nel XVII secolo.
All'interno vi si trovano affreschi del pittore Ermenegildo Martorana, raffiguranti le Virtù e di Antonio Madiona.
Descrizione
La facciata della chiesa ha tre ordini raccordati da volute e scandita da lesene, sormontati da una trifora e divisi da un imponente cornicione dalla linea spezzata altamente plastica. Tutta la facciata, risolta con bianco luminoso calcare, tipica roccia siracusana, è un continuo gioco di piani e di sagome definito in ogni nodo strutturale con decorazioni morbide e fantasiose. I capitelli sono in stile corinzio.
La chiesa conserva l'unica cupola esterna di Siracusa; anch'essa in stile barocco, al suo interno conserva un pregiato organo a canne[non chiaro].
Dal tetto del campanile si può ammirare la vista del mare, che dista pochi metri dalla chiesa. Si vedono inoltre, grazie alla sua altezza e posizione, anche i tetti delle chiese adiacenti, e le campane che essa conserva.
Opere documentate
- ?, Santissima Trinità raffigurata con San Giacomo e Santo Stefano, olio su tavola in stile bizantineggiante.[1]
- ?, San Marziano, olio su tavola.[1]
- XVIII secolo, Maria Addolorata, olio su tela, opera di Sofio Ferreri.[1]
- XVIII secolo, Papa Gregorio, olio su tela, opera di Antonino Dominicis.[1]
Confraternita
Eventi culturali
Nel dicembre 2012 la chiesa ha ospitato un concerto di lirica internazionale, per ricordare il 5º anniversario della scomparsa di monsignor Sebastiano Gozzo. L'iniziativa, a scopo benefico, ha avuto un risvolto positivo per i tanti siracusani che vi hanno preso parte[3].
Note
- ^ a b c d e f Giuseppe Maria Capodieci, pp. 67.
- ^ Pagina 270, Tommaso Fazello, "Della Storia di Sicilia - Deche Due" [1] Archiviato il 29 novembre 2015 in Internet Archive., Volume uno, Palermo, Giuseppe Assenzio - Traduzione in lingua toscana, 1817.
- ^ Applausi al concerto Romanko-Manigrasso. La lirica internazionale passa da Siracusa, su GiornalediSiracusa.it, 12 gennaio 2013. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
Bibliografia
- Siracusa e provincia: i siti archeologici e naturali, il mar Ionio, i monti Iblei, Touring Editore, 1999 - 143 pagine.
- Delle belle arti in Sicilia dai Normanni sino alla fine del secolo [XVI]: Dal sorgere del secolo XV alla fine del XVI (Google eBook), S. di Marzo, 1862.
- (IT) Giuseppe Maria Capodieci, "Tavole delle cose più memorabili della storia di Siracusa avanti Gesù Cristo", Messina, Giuseppe Fiumara, 1821.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- treccani.it, http://www.treccani.it/enciclopedia/siracusa/#arteearchitettura-1 . URL consultato il Siracusa, architettura.
- Chiesa dello Spirito Santo, su galleriaroma.it. URL consultato l'8 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2007).
- Monumenti Siracusa, su sicilyweb.com.