Eurohippus
Eurohippus | |
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Perissodactyla |
Sottordine | Hippomorpha |
Genere | Eurohippus |
L'euroippo (gen. Eurohippus) è un mammifero erbivoro estinto, appartenente ai perissodattili. Visse nell'Eocene medio (Luteziano, circa 48 - 41 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa.
Descrizione
Questo animale era di piccole dimensioni e doveva vagamente ricordare, sia come morfologia che come dimensioni, gli attuali cefalofi. Era più piccolo dell'assai simile Propalaeotherium e più grande di Lophiotherium. Il cranio era lungo circa 13-16 centimetri e a forma di cuneo. Le zampe erano lunghe e snelle. La dentatura era di tipo bunolofodonte; le due specie di Eurohippus si differenziavano, tra l'altro, per dettagli della dentatura: in E. messelensis il mesostilo nei molari superiori era poco pronunciato, mentre in E. parvulus era più sviluppato; i premolari, inoltre, non erano molarizzati. Eurohippus possedeva quattro dita negli arti anteriori e tre nei posteriori.
Classificazione
Il genere Eurohippus venne istituito nel 2006, per accogliere alcune forme di mammiferi simili a equidi, in precedenza attribuiti ai generi Lophiotherium e Propalaeotherium. Di Eurohippus si conoscono due specie, E. messelensis ed E. parvulus, che inizialmente furono considerate due sottospecie di un'unica forma (E. parvulus).
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/95/Eurohippus_parvulus.jpg/220px-Eurohippus_parvulus.jpg)
Eurohippus fa parte di una radiazione di equoidi primitivi, non ascrivibili direttamente alla famiglia Equidae, ma posta alla base di essa. I fossili di Eurohippus sono stati ritrovati in Germania, soprattutto nel ben noto giacimento di Messel, e in Francia.
Paleobiologia
Un esemplare di Eurohippus messelensis conserva un feto all'interno, come anche parti dell'utero e dei relativi tessuti. Esso dimostra che la riproduzione nei primi cavalli era molto simile a quella dei cavalli moderni, nonostante le grandi differenze di dimensioni e di struttura.
L'esemplare è stato scoperto da un team dell'Istituto di ricerca Senckenberg all'inizio degli anni 2000, ma la sua importanza non è stato pienamente compresa fino a quando non è stato studiato utilizzando micro raggi-x. L'analisi micro radiografica ha rivelato una struttura nota come legamento largo che collega l'utero alla spina dorsale e contribuisce a sostenere il puledro nello sviluppo. Dopo la preparazione dell'esemplare, sono risultati visibili i resti della parete uterina esterna rugosa, una caratteristica condivisa tra Eurohippus e i cavalli moderni. La placenta in questo esemplare è solo la seconda descritta per un mammifero placentale fossile.
Le dimensioni del feto e la presenza di denti da latte completamente sviluppati indicano che la madre era al termine della gravidanza al momento della morte. Tuttavia, la sua posizione nell'utero indica che i due non sono morti durante il processo di nascita. Il feto era a testa in giù, e non a destra verso l'alto, e le zampe anteriori non erano ancora estese come avrebbero dovuto essere appena prima della nascita (Franzen et al., 2015).
Bibliografia
- Franzen, J. L. (2006). "Eurohippus n.g., a new genus of horses from the Middle to Late Eocene of Europe". Senckenbergiana lethaea 86: 97–10. doi:10.1007/BF03043638.
- Franzen, J. L. (2006). "Eurohippus parvulus parvulus (Mammalia, Equidae) aus der Grube Prinz von Hessen bei Darmstadt (Süd-Hessen, Deutschland)". Senckenbergiana Lethaea 86 (2): 265–269. doi:10.1007/BF03043493.
- Franzen, J. L.; Aurich, C.; Habersetzer, J. (2015). "Description of a Well Preserved Fetus of the European Eocene Equoid Eurohippus messelensis". PLOS ONE. doi:10.1371/journal.pone.0137985.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Eurohippus, su Fossilworks.org.
- (EN) Eurohippus, su Paleobiology Database.