Finale della UEFA Champions League 2000-2001

Finale della UEFA Champions League 2000-2001
Il portiere bavarese Oliver Kahn, protagonista della finale di Milano, solleva il trofeo
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneChampions League 2000-01
Data23 maggio 2001
CittàMilano
ImpiantoStadio Giuseppe Meazza
Spettatori79 000[1]
Dettagli dell'incontro
Bayern Monaco Valencia
1 1
5 - 4 dopo i tiri di rigore
ArbitroPaesi Bassi (bandiera) Dick Jol
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La finale della 46ª edizione di UEFA Champions League è stata disputata il 23 maggio 2001 allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano tra Bayern Monaco e Valencia. All'incontro hanno assistito circa 79 000 spettatori. La partita, arbitrata dall'olandese Dick Jol, ha visto la vittoria per 5-4 ai tiri di rigore del club bavarese, dopo che i tempi regolamentari si sono conclusi 1-1.

Le squadre

Squadre Partecipazioni precedenti

(il grassetto indica la vittoria)

Germania (bandiera) Bayern Monaco 6 (1974, 1975, 1976, 1982, 1987, 1999)
Spagna (bandiera) Valencia 1 (2000)

Il cammino verso la finale

Il Bayern Monaco di Ottmar Hitzfeld è inserito nel gruppo F insieme ai francesi del Paris Saint-Germain, ai norvegesi del Rosenborg e agli svedesi dell'Helsingborg, superando il turno come primo classificato, totalizzando 11 punti. Nella seconda fase a gironi i bavaresi vengono inseriti nel gruppo C insieme agli inglesi dell'Arsenal, ai francesi dell'Olympique Lione e ai russi dello Spartak Mosca, superando anche questo turno come primo classificato, totalizzando 13 punti. Ai quarti di finale vengono sorteggiati gli inglesi del Manchester Utd, battuti sia all'Old Trafford che all'Olympiastadion, vendicando così la sconfitta subita due anni prima. Stessa sorte in semifinale per il Real Madrid, che viene sconfitto sia a Madrid che a Monaco di Baviera.[2]

Il Valencia di Héctor Cúper è inserito nel gruppo C insieme ai francesi dell'Olympique Lione, ai greci dell'Olympiacos e agli olandesi dell'Heerenveen, superando il turno come primo classificato, totalizzando 13 punti. Nella seconda fase a gironi gli spagnoli vengono inseriti nel gruppo A insieme agli inglesi del Manchester Utd, agli austriaci dello Sturm Graz e ai greci del Panathīnaïkos, superando anche questo turno come primo classificato a pari punti con i Red Devils, totalizzando 12 punti. Ai quarti di finale vengono sorteggiati gli inglesi dell'Arsenal, superati solo grazie alla regola dei gol fuori casa in virtù della sconfitta per 2-1 ad Highbury e della vittoria per 1-0 al Mestalla. In semifinale c'è una nuova sfida anglo-ispanica, con il Leeds Utd che riesce a chiudere l'andata a reti inviolate, ma poi capitola 3-0 a Valencia.

La partita

A Milano va in scena una finale inedita tra il Bayern Monaco, già vincitore di tre Coppe dei Campioni consecutive e reduce da tre finali perse, e il Valencia vicecampione uscente. A caratterizzare la gara è l'arbitraggio di Jol che già al secondo minuto di gioco concede un calcio di rigore dubbio al Valencia, trasformato da Gaizka Mendieta. Quattro minuti più tardi l'arbitro olandese indica ancora il dischetto, stavolta nell'area dei Taronges. Mehmet Scholl si incarica della battuta, ma calciando basso e centrale permette la parata a Santiago Cañizares che mantiene sull'1-0 il risultato fino al 45'.

Nella seconda frazione il Valencia attende e il Bayern attacca, ma quando nel Valencia entra David Albelda per rinforzare la fase di contenimento, l'arbitro Jol assegna nuovamente un rigore a favore dei tedeschi stavolta realizzato da Stefan Effenberg. La gara resta in parità fino al 90' senza particolari sussulti. Anche i tempi supplementari si concludono in maniera piuttosto noiosa, col solo Bayern intento a spingere. Nella lotteria dei rigori sale in cattedra Oliver Kahn, che neutralizza ben tre tiri dal dischetto (decisivo l'errore di Mauricio Pellegrino) e regala la quarta Champions League ai propri tifosi dopo 25 anni di attesa. Per il Valencia si tratta invece della seconda finale persa consecutiva.

Tabellino

Milano
23 maggio 2001, ore 20:45
Bayern Monaco1 – 1
(d.t.s.)
referto
ValenciaStadio Giuseppe Meazza (79 000 spett.)
Arbitro: Paesi Bassi (bandiera) Dick Jol

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Bayern Monaco
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Valencia
Bayern Monaco
P 1 Germania (bandiera) Oliver Kahn
D 2 Francia (bandiera) Willy Sagnol Uscita al 46’ 46’
D 4 Ghana (bandiera) Samuel Kuffour
D 5 Svezia (bandiera) Patrik Andersson Ammonizione al 38’ 38’
D 25 Germania (bandiera) Thomas Linke
D 3 Francia (bandiera) Bixente Lizarazu
C 7 Germania (bandiera) Mehmet Scholl Uscita al 108’ 108’
C 23 Inghilterra (bandiera) Owen Hargreaves
C 11 Germania (bandiera) Stefan Effenberg
C 20 Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Hasan Salihamidžić
A 9 Brasile (bandiera) Giovane Élber Uscita al 100’ 100’
Sostituzioni:
A 13 Brasile (bandiera) Paulo Sérgio Ingresso al 108’ 108’
A 19 Germania (bandiera) Carsten Jancker Ingresso al 46’ 46’
A 21 Germania (bandiera) Alexander Zickler Ingresso al 100’ 100’
Allenatore:
Germania (bandiera) Ottmar Hitzfeld
Valencia
P 1 Spagna (bandiera) Santiago Cañizares Ammonizione al 120’ 120’
D 20 Francia (bandiera) Jocelyn Angloma
D 12 Argentina (bandiera) Roberto Ayala Uscita al 90’ 90’
D 2 Argentina (bandiera) Mauricio Pellegrino
D 15 Italia (bandiera) Amedeo Carboni Ammonizione al 26’ 26’
C 19 Spagna (bandiera) Rubén Baraja
C 6 Spagna (bandiera) Gaizka Mendieta
C 18 Argentina (bandiera) Kily González Ammonizione al 107’ 107’
C 35 Argentina (bandiera) Pablo Aimar Uscita al 46’ 46’
A 17 Spagna (bandiera) Juan Sánchez Uscita al 66’ 66’
A 7 Norvegia (bandiera) John Carew
Sostituzioni:
D 5 Jugoslavia (bandiera) Miroslav Đukić Ingresso al 90’ 90’
C 8 Slovenia (bandiera) Zlatko Zahovič Ingresso al 66’ 66’
C 23 Spagna (bandiera) David Albelda Ingresso al 46’ 46’
Allenatore:
Argentina (bandiera) Héctor Cúper

Note

  1. ^ I campioni della UEFA Champions League, su it.uefa.com.
  2. ^ 2000/01: Kahn esalta il Bayern, su it.uefa.com, it.uefa.com, 23 maggio 2001.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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