Greatest Hits (The Smashing Pumpkins)

Greatest Hits
raccolta discografica
ArtistaThe Smashing Pumpkins
Pubblicazione20 novembre 2001
Durata74:10
Dischi2
Tracce18 + 16
GenereRock alternativo
EtichettaVirgin Records
ProduttoreBilly Corgan, Flood, Butch Vig, Brad Wood, Howard Willing, Björn Thorsrud, James Iha
Registrazione1991-2000
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Regno Unito Regno Unito (1)[1]
(vendite: 100 000+)
The Smashing Pumpkins - cronologia
Album successivo
(2007)

Greatest Hits, chiamato anche Rotten Apples, è un album di singoli dei The Smashing Pumpkins pubblicato nel 2001 dopo la divisione della band. La raccolta è accompagnata nella versione speciale da un secondo cd chiamato Judas O contenente diversi B-side e adattamenti di canzoni pubblicate in precedenti lavori.[2]

Il disco

L'album ha raggiunto il 31º posto nella classifica Billboard 200 negli Stati Uniti[2] e il 28º posto nella UK Albums Chart nel Regno Unito nel 2001.[3]

Judas O è un CD di B-side e rarità del gruppo, pubblicato come materiale bonus allegato a Rotten Apples. Le canzoni contenute sono principalmente del periodo inerente agli album Mellon Collie and the Infinite Sadness, Adore, e Machina/The Machines of God, e viene considerato come una controparte di Pisces Iscariot, raccolta di B-side precedente. All'interno è possibile comunque trovare anche tracce già presenti in Machina II/The Friends and Enemies of Modern Music, come Slow Dawn.

Tracce

Tutti i brani sono di Billy Corgan, tranne dove diversamente specificato.[4]

Rotten Apples

  1. Siva – 4:21
  2. Rhinoceros – 5:53
  3. Drown – 4:30
  4. Cherub Rock – 4:59
  5. Today – 3:22
  6. Disarm – 3:18
  7. Bullet With Butterfly Wings – 4:17
  8. 1979 – 4:23
  9. Zero – 2:41
  10. Tonight, Tonight – 4:15
  11. Eye – 4:54
  12. Ava Adore – 4:21
  13. Perfect – 3:22
  14. The Everlasting Gaze – 4:02
  15. Stand Inside Your Love – 4:13
  16. Try, Try, Try – 5:09
  17. Real Love – 4:10
  18. Untitled – 3:51

Judas O

  1. Lucky 13 (dalle sessioni di registrazione di Machina) – 3:09
  2. Aeroplane Flies High (dalle sessioni di registrazione di Mellon Collie and the Infinite Sadness) – 7:53
  3. Because You Are (Adore) – 3:46
  4. Slow Dawn (Machina) – 3:12
  5. Believe (MCIS) – 3:12
  6. My Mistake (Adore) – 4:00
  7. Marquis in Spades (MCIS) – 3:12
  8. Here's to the Atom Bomb (Machina) – 4:26
  9. Sparrow (Adore demo) – 2:56
  10. Waiting (Adore) – 3:48
  11. Saturnine (Adore) – 3:49
  12. Rock On (David Essex cover) – 6:06
  13. Set the Ray to Jerry (MCIS) – 4:09
  14. Winterlong (Machina demo) – 4:59
  15. Soot and Stars (Machina demo) – 6:39
  16. Blissed and Gone (Adore) – 4:46

Formazione

Hanno partecipato alle registrazioni:[4]

The Smashing Pumpkins
Altri musicisti
Produzione

Classifiche

Classifica (2001) Posizione
massima
Australia[5] 4
Austria[5] 22
Belgio (Fiandre)[5] 15
Belgio (Vallonia)[5] 37
Canada[6] 5
Finlandia[5] 25
Germania[5] 28
Italia[5] 15
Norvegia[5] 11
Nuova Zelanda[5] 5
Regno Unito[7] 28
Stati Uniti[6] 31
Svezia[5] 31
Svizzera[5] 40

Note

  1. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. nel menu "Filter" selezionare "Gold" e "Album", nella barra di ricerca digitare "Smashing Pumpkins" dunque premere "Invio".
  2. ^ a b (EN) Greatest Hits - Smashing Pumpkins | Songs, Reviews, Credits, Awards | AllMusic, su allmusic.com. URL consultato il 28 agosto 2014.
  3. ^ (EN) "Smashing Pumpkins | Artist | Official Charts, su officialcharts.com, The Official Charts Company, 13 giugno 2001. URL consultato il 28 agosto 2014.
  4. ^ a b (EN) Smashing Pumpkins, The – Greatest Hits (CD) at Discogs, su discogs.com. URL consultato il 28 agosto 2014.
  5. ^ a b c d e f g h i j k (NL) The Smashing Pumpkins - Rotten Apples - Greatest Hits, su Ultratop. URL consultato il 12 luglio 2019.
  6. ^ a b (EN) The Smashing Pumpkins – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 12 luglio 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  7. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 25 November 2001 - 01 December 2001, su Official Charts Company. URL consultato il 12 luglio 2019.

Collegamenti esterni

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