Hollyhock House
Hollyhock House | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Coordinate | 34°05′59.85″N 118°17′39.53″W |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Stile | revival Maya |
Realizzazione | |
Architetto | Frank Lloyd Wright |
La Hollyhock House è una residenza progettata dall'architetto Frank Lloyd Wright tra il 1918 e il 1921 a Los Angeles, California. L'edificio, situato sulla collina di Olive Hill, è considerato un'opera di transizione tra lo stile Prairie e le successive costruzioni in blocchi di cemento che Wright sviluppò negli anni '20[1]. Originariamente concepita come parte di un complesso culturale più ampio, la casa è oggi un museo e fa parte del Barnsdall Art Park[2]. Nel 2019 è stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO[2].
Storia
Commissione e costruzione
La Hollyhock House fu commissionata da Aline Barnsdall, un’ereditiera del settore petrolifero, mecenate delle arti e attivista femminista[1]. Barnsdall aveva inizialmente incaricato Wright di progettare un teatro per la sua compagnia teatrale sperimentale, ma il progetto si ampliò fino a includere una residenza privata e altre strutture[2].
La costruzione iniziò nel 1918, con un budget stimato di 50.000 dollari, ma a causa di ritardi e problemi finanziari il costo finale superò i 150.000 dollari[2]. Durante i lavori, Wright affidò parte della supervisione ai giovani architetti Rudolph Schindler e Richard Neutra, che in seguito sarebbero diventati figure di spicco del Modernismo californiano[2].
Barnsdall, insoddisfatta della casa e delle sue difficoltà pratiche, decise di non viverci stabilmente[1]. Nel 1927, donò l’edificio e 11 acri del suo terreno alla città di Los Angeles, con l’intenzione di farne un centro culturale[1].
Destinazioni d’uso e restauri
Dopo la donazione, la casa ospitò per anni il California Art Club[2]. Dal 1942 al 1946 rimase vuota fino a quando la Olive Hill Foundation, guidata da Dorothy Clune Murray, finanziò un restauro sotto la direzione di Lloyd Wright, figlio di Frank Lloyd Wright[2]. Ulteriori restauri furono effettuati negli anni 1970, 2010-2014, e 2016, quando venne avviato il recupero di Residence A, una delle case per ospiti progettate da Wright[2].
Nel 2019, la Hollyhock House fu riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nell'ambito della candidatura “L'architettura del XX secolo di Frank Lloyd Wright”[2].
Architettura
La Hollyhock House è un esempio unico dello stile di Frank Lloyd Wright, caratterizzato dalla fusione tra spazi interni ed esterni[2]. Wright definì il suo stile "California Romanza", ispirandosi all’arte precolombiana, all'architettura Maya e al concetto di libertà californiana[1].
Struttura e materiali
L’edificio si sviluppa attorno a un cortile centrale, con un gioco di terrazze, pergolati e colonnati che favoriscono la connessione con il giardino[2]. Le pareti sono realizzate in blocchi di argilla cava ricoperti di stucco, un materiale che Wright utilizzò in molte delle sue opere successive a Los Angeles[2].
Il tema decorativo principale è il fiore di malvarosa (hollyhock), il preferito di Aline Barnsdall[1]. La sua stilizzazione appare su elementi decorativi in cemento, vetrate artistiche, mobili e fregi[2].
Interni
Gli spazi interni riflettono la filosofia di Wright, con soffitti bassi nei corridoi che si aprono in stanze più ampie per creare un effetto di compressione e rilascio[2]. Tra gli ambienti principali si trovano:
- Ingresso e Foyer – Un percorso coperto conduce alla porta principale in cemento, del peso di circa 250 kg[2].
- Soggiorno – L’ambiente più spettacolare della casa, con una monumentale caminetto con bassorilievo in cemento e un design che incorpora i quattro elementi: fuoco, terra, aria e acqua[2].
- Sala da pranzo – Arredata con mobili originali disegnati da Wright, tra cui un tavolo esagonale e sedie dallo schienale alto che riprendono il motivo della malvarosa[2].
- Musica e Loggia – Un'area che riflette il legame tra architettura e musica, con porte pieghevoli che permettono una continuità tra interno ed esterno[2].
- Cucina – Ristrutturata nel 1946 da Lloyd Wright, con finiture in mogano e un nuovo sistema di illuminazione[2].
- Camere da letto – Wright progettò una suite per Aline Barnsdall e una stanza separata per sua figlia Betty, con accesso diretto al giardino[2].
Uno degli elementi più innovativi del progetto era il sistema d’acqua che collegava una piscina nel patio al camino del soggiorno, creando un gioco di riflessi e suoni[2]. Tuttavia, il sistema non funzionò mai correttamente e venne disattivato[2].
Barnsdall Art Park e utilizzo attuale
Oggi, la Hollyhock House è il cuore del Barnsdall Art Park, un complesso artistico gestito dalla City of Los Angeles Department of Cultural Affairs[2]. Il parco include:
L’edificio è aperto al pubblico come museo, offrendo visite guidate e attività educative[2].
Riconoscimenti
- 1927 – Donata alla città di Los Angeles[1]
- 1971 – Inserita nel National Register of Historic Places[1]
- 2007 – Dichiarata National Historic Landmark[1]
- 2019 – Inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO[2]
Note
Controllo di autorità | VIAF (EN) 136184641 · LCCN (EN) n92031232 · GND (DE) 4356053-2 · J9U (EN, HE) 987007392474105171 |
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