James St Clair-Erskine, II conte di Rosslyn
James St Clair-Erskine | |
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Il conte di Rosslyn, di James Sayers, 1788. | |
Lord del sigillo privato | |
Durata mandato | 10 giugno 1829 – 15 novembre 1830 |
Monarca | Giorgio IV Guglielmo IV |
Predecessore | Edward Law, I conte di Ellenborough |
Successore | John Lambton, I conte di Durham |
Lord presidente del Consiglio | |
Durata mandato | 15 dicembre 1834 – 8 aprile 1835 |
Monarca | Guglielmo IV |
Predecessore | Henry Petty-Fitzmaurice, III marchese di Lansdowne |
Successore | Henry Petty-Fitzmaurice, III marchese di Lansdowne |
Dati generali | |
Suffisso onorifico | Conte di Rosslyn |
Partito politico | Whig Tory |
James St Clair-Erskine, II conte di Rosslyn (6 febbraio 1762 – 18 gennaio 1837) è stato un generale e politico scozzese.
Biografia
Era il figlio del generale Henry Erskine, e di sua moglie, Janet Wedderburn, figlia di Peter Wedderburn e sorella di Alexander Wedderburn, I conte di Rosslyn. Erskine successe come sesto baronetto nel 1765, alla morte del padre[1]. Frequentò Edinburgh High School e Eton, ed entrò nel XXI° Light Dragoons nel 1778.
Carriera
Carriera militare
Erskine è stato assistente dell'aiutante generale in Irlanda nel 1782. Nel 1793, divenne aiutante generale, prendendo parte all'assedio di Tolone e della Corsica. Nel 1795, è stato promosso a colonnello e nominato aiutante di campo di Giorgio III. Nel 1798 è stato promosso a maggior generale, a tenente generale nel 1805 e a generale nel 1814. Nel 1806, prese parte alla missione speciale di Lisbona, che permise a Sir Arthur Wellesley (più tardi il Duca di Wellington) di raggiungere la penisola. Egli ha anche preso parte alla battaglia di Copenaghen[2].
Carriera politica
Erskine era un membro della Camera dei Comuni per Castle Rising (1782-1784)[3] e Morpeth (1784-1796)[4]. Inizialmente era un Whig, come sostenitore di Charles James Fox contro William Pitt il Giovane nei dibattiti sulla East India Company. Nel 1789 ereditò i beni di suo cugino James Paterson St Clair, adottando il nome St Clair prima del suo. Nel 1796, è stato eletto per Burghs Dysart[5].
Nel gennaio del 1805, successe a suo zio come Conte di Rosslyn[1] e divenne un Tory, e, dopo la fine delle guerre napoleoniche, entrò nella Camera dei lord. È stato Lord del sigillo privato (1829-1830)[6] e Lord presidente del Consiglio (1834-1835)[7]. Nel 1829 divenne membro del Consiglio privato[6].
Matrimonio
Nel 1790 sposò Harriet Elizabeth Bouverie (?-8 agosto 1810), figlia di Edward Bouverie. Ebbero quattro figli:
- Henry Alexander St Clair-Erskine (2 giugno 1792);
- Lady Janet St Clair-Erskine (?-16 novembre 1880), sposò Bethell Walrond, VIII marchese di Vallado, ebbero un figlio;
- James St Clair-Erskine, III conte di Rosslyn (15 febbraio 1802-16 giugno 1866);
- Henry Francis St Clair-Erskine (1804-24 maggio 1829).
Onorificenze
Onorificenze britanniche
Note
- ^ a b thepeerage.com James Erskine, 2nd Earl of Rosslyn
- ^ Otto Von Pivka e Michael Roffe, The King's German Legion, Osprey Publishing, 2013, p. 8, ISBN 978-1-4728-0169-2.
- ^ leighrayment.com House of Commons: Carmarthen East and Dinefwr to Chesterton, su leighrayment.com. URL consultato il 10 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2016).
- ^ leighrayment.com House of Commons: Mitcham to Motherwell South, su leighrayment.com. URL consultato il 10 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2009).
- ^ leighrayment.com House of Commons: Dumbarton to Dysart Burghs, su leighrayment.com. URL consultato il 10 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2017).
- ^ a b (EN) The London Gazette (PDF), n. 18584, 12 June 1829, p. 1085.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 19221, 16 December 1834, p. 2266.
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