Luca Tozzi
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/4d/Frignano%2C_Caserta%2C_lapide_per_Luca_Tozzi%2C_scienziato_del_XVI_secolo.jpg/220px-Frignano%2C_Caserta%2C_lapide_per_Luca_Tozzi%2C_scienziato_del_XVI_secolo.jpg)
Luca Tozzi (Frignano, 21 novembre 1638 – Napoli, 11 marzo 1717) è stato un medico italiano.
Biografia
Studiò lettere umane a Napoli per poi intraprendere lo studio della medicina e laurearsi all'età di 21 anni. Nel 1678 gli venne affidata la Cattedra primaria di medicina. Nel 1694 gli venne affidata dal viceré di Napoli anche la cattedra delle istituzioni mediche e fu eletto Principe nell'Accademia dei discordanti. Pubblicò nel frattempo la prima parte della sua teoria medicinale e aforismi di Ippocrate .
Alla morte di Marcello Malpighi, avvenuta nel 1694, Luca Tozzi fu chiamato a succedergli nella carica di medico del pontefice Innocenzo XII; nello stesso tempo gli fu affidata la cattedra di medico presso l'Università della Sapienza. Alla morte del pontefice divenne medico ordinario di Carlo II.
Alla morte di Carlo II, mentre era in viaggio verso Milano, gli fu offerto prima il posto di medico del pontefice (Archiatra) Clemente XI e poi fu nominato medico ordinario dell'ospedale dell'Annunziata.
Membro della contea Tozzi, famiglia che durante il risorgimento si imparentò con i Frosina Cannella, più precisamente ci fu un matrimonio tra Luisa Tozzi e Giuseppe Frosina Cannella, un ufficiale garibaldino. Il padre di Luisa, il Conte Tozzi, essendo borbonico si oppose al matrimonio e diseredò la figlia di proprietà, palazzi e titolo nobiliare
Bibliografia
- Biografia degli uomini illustri del regno di Napoli, Niccolò Morelli
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luca Tozzi
Collegamenti esterni
- TOZZI, Luca, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- Maria Pia Donato, TOZZI, Luca, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 96, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2019.
- (EN) Opere di Luca Tozzi, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 6432238 · ISNI (EN) 0000 0000 3983 5356 · SBN SBLV225393 · CERL cnp00998671 · LCCN (EN) n86842236 · GND (DE) 1055435697 · BNE (ES) XX1764547 (data) |
---|