Mercabò
Mercabò | |
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Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Coordinate | 44°32′36.18″N 12°10′41.42″E |
Informazioni generali | |
Tipo | fortezza medievale |
Inizio costruzione | 1260 |
Demolizione | 1309 |
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Il Castello di Mercabò o Marcabò o Marcamò fu una fortezza costruita dai veneziani tra il 1258 e il 1260 per difendere le loro rotte commerciali sul Po di Primaro.[1][2][3]
Serviva anche a presidiare la Torre di Primaro. I guelfi di Romagna, capeggiati dai Da Polenta, signori di Ravenna, lo attaccarono il 24 settembre 1309 e lo distrussero. Nell'impresa si distinse il giovanissimo Guido Novello, futuro protettore ed ospite di Dante Alighieri.
Il toponimo Marcabò sopravvisse ad indicare una zona semi-paludosa, oggi bonificata, compresa tra l'antico alveo del Lamone e l'antico corso del Primaro[4].
Nella letteratura
È citato nell'Inferno (XXVIII, 75) in una perifrasi che indica la Pianura Padana:
«rimembriti di Pier da Medicina,
se mai torni a veder lo dolce piano
che da Vercelli a Marcabò dichina»
Siccome Dante lo cita come ancora in piedi, è diventato uno dei riferimenti utili a datare la stesura dell'Inferno, non oltre il 1309 quindi.
Note
- ^ Marcabò nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 26 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2019).
- ^ Marcabo in "Enciclopedia Dantesca", su treccani.it. URL consultato il 26 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2018).
- ^ Il VELTRO editrice -, su ilveltroeditrice.it. URL consultato il 26 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2019).
- ^ Carlo Zingaretti, La Torraccia, Ravenna, Edizioni del Girasole, 2021, pp. 102-103.
Collegamenti esterni
- Marcabò, su treccani.it. URL consultato il 26 gennaio 2019.
- Castrum Marcamoy, su geo.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 26 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2019).