Michel Bouquet

Michel Bouquet

Michel Bouquet (Parigi, 6 novembre 1925Parigi, 13 aprile 2022[1]) è stato un attore francese, interprete di oltre cento film e attivo in teatro per sessant'anni, due volte vincitore del Premio César e insignito della Legion d'Onore.

Biografia

Michel Bouquet a 18 anni (1943)

Figlio di un ufficiale e nipote di un calzolaio, all'età di sette anni Michel Bouquet venne mandato in collegio con i suoi tre fratelli. Bambino riservato, dovette affrontare la crudeltà dei suoi compagni e resterà segnato dalla difficile esperienza. Mentre suo padre era prigioniero di guerra, egli esercitò svariati mestieri per sostenere la madre e i fratelli. Nel 1943, Bouquet conobbe Maurice Escande, un membro della Comédie-Française, che gli offrì di frequentare le sue lezioni di recitazione. In seguito fu allievo del Conservatoire national supérieur d'art dramatique, frequentato anche da Gérard Philipe, e debuttò sul palcoscenico nel 1944, ottenendo il suo primo ruolo da protagonista in Roméo et Jeannette di Jean Anouilh. Michel Bouquet contribuì a far conoscere sulle scene francesi le opere di Harold Pinter. Nominato professore al Conservatorio Nazionale Superiore di Arte Drammatica nel 1977, tra le sue più celebri interpretazioni sul palcoscenico sono da ricordare due lavori di Samuel Beckett, Aspettando Godot nel 1978 e Finale di partita nel 1995, nonché Danza di morte di August Strindberg nel 1984 e Il re muore di Eugène Ionesco nel 1994.

Michel Bouquet fece la sua prima apparizione al cinema in Monsieur Vincent (1947) di Maurice Cloche. Interprete prolifico, raffinato, a volte enigmatico e inquietante, alternò sempre teatro e cinema, pur dichiarando di preferire il palcoscenico al grande schermo. Al cinema fu particolarmente noto per le sue interpretazioni di personaggi borghesi, tipici nelle opere degli anni settanta di Claude Chabrol e François Truffaut. Non esitò a sostenere ruoli spiacevoli, a interpretare personaggi ambigui, oscuri e ombrosi. La sua silhouette, il suo volto dall'espressione imperturbabile e ascetica e la sua voce profonda conferirono singolarità e profondità ai personaggi da lui interpretati, consentendogli di dimostrare grande talento sia nella commedia che nel dramma.

Per la regia di François Truffaut, Bouquet fu Comolli, il detective privato assassinato in La mia droga si chiama Julie (1969) e fu una delle vittime in La sposa in nero (1968). Per Chabrol interpretò il marito ingannato in Stéphane, una moglie infedele, cui fece seguito il crudele suocero in All'ombra del delitto (1970). Successivamente Bouquet fu il poliziotto testardo in Due contro la città (1972), il candidato parlamentare in L'uomo in basso a destra nella fotografia (1973) di Nadine Trintignant, il magnate della stampa, ricoverato in ospedale in Le campane di Bicêtre (1976). Nello stesso anno interpretò il miliardario nella commedia Professione... giocattolo di Francis Veber. In questo decennio interpretò due ruoli oscuri per André Cayatte, in Non c'è fumo senza fuoco (1973) e Ragione di stato (1978). Un altro film incentrato su temi politici è L'attentato (1972) di Yves Boisset. Negli anni ottanta fu diretto da Claude Chabrol, in Una morte di troppo (1986), interpretando il notaio Lavoisier, mentre nel 1982 fu l'ispettore Javert in Les Miserables, versione di Robert Hossein con Lino Ventura. Tra le sue ultime interpretazioni di rilievo, il pittore Auguste Renoir in Renoir (2012).

Bouquet è morto nel 2022 in un ospedale parigino. Aveva 96 anni.

Vita privata

Michel Bouquet fu sposato con due colleghe: Ariane Borg e Juliette Carré, spesso sua partner cinematografica.

Filmografia parziale

Riconoscimenti

Doppiatori italiani

Onorificenze

Note

  1. ^ Addio all'attore francese Michel Bouquet, 'un mostro sacro', su ansa.it. URL consultato il 13 aprile 2022.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Premio César per il migliore attore Successore
Sergi López
per Harry, un amico vero
2002
per Comment j'ai tué mon père
Adrien Brody
per Il pianista
I
Mathieu Amalric
per Lo scafandro e la farfalla
2006
per Le passeggiate al Campo di Marte
François Cluzet
per Ne le dis à personne
II
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