Ministero degli affari interni e delle comunicazioni
Ministero degli affari interni e delle comunicazioni | |
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Il MIC nella sua sede di Chūō Gōdō Chōsha Daini-gōkan a Chiyoda | |
Sigla | MIC |
Stato | Giappone |
Tipo | Ministero statale |
Istituito | 2001 |
Predecessore | Management and Coordination Agency Ministero delle poste (Giappone) Ministry of Home Affairs |
Ministro | Takeaki Matsumoto |
Viceministri | Koichi Watanabe Seishi Baba |
Impiegati | 5 245 |
Sede | Edificio Governativo Centrale n. 2 |
Indirizzo | 2-1-2 Kasumigaseki, Chiyoda, Tokyo |
Sito web | www.soumu.go.jp |
Il Ministero degli affari interni e delle comunicazioni (総務省?, Sōmu-shō, in inglese Ministry of Internal Affairs and Communications, da cui l'acronimo MIC) è il dicastero del governo giapponese preposto all'organizzazione amministrativa del Paese, alla prevenzione delle catastrofi naturali e alla gestione dei servizi postali e di telecomunicazione.
La sede è all'interno del Chūō Gōdō Chōsha Daini-gōkan, che si trova nel quartiere Kasumigaseki a Chiyoda, Tokyo[1].
Dal 14 dicembre 2023 il ministro in carica è Takeaki Matsumoto[2].
Storia
Il Ministero della pubblica amministrazione, degli affari interni, delle poste e delle telecomunicazione fu istituito il 6 gennaio 2001 in seguito all'accorpamento del Ministero degli affari interni, del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni e dell'Agenzia di amministrazione e coordinamento[3]. Nel processo alcune funzioni di quest'ultima furono prese in carico dall'Ufficio di gabinetto, mentre la stragrande maggioranza delle funzioni del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni vennero affidate a un'agenzia postale indipendente che più tardi avrebbe preso il nome di Nippon Yūsei Kōsha.
Nel 2004 il dicastero cambiò nome in Ministero degli affari interni e delle comunicazioni[3][4].
Funzioni
Il ministero si occupa dell'organizzazione amministrativa del Paese, della tassazione e dei finanziamenti a livello locale, del coordinamento del sistema elettivo, della prevenzione delle catastrofi naturali e degli incendi, dell'elaborazione e della pubblicazione delle statistiche ufficiali e della gestione dei servizi postali e di telecomunicazione[5].
Note
- ^ (EN) Address of Ministry of Internal Affairs and Communications, su soumu.go.jp, Ministero degli affari interni e delle comunicazioni. URL consultato il 19 maggio 2015.
- ^ (EN) Embattled Japan PM Kishida ousts LDP's most powerful faction from Cabinet, su Kyodo News, 15 dicembre 2023. URL consultato il 10 febbraio 2024.
- ^ a b (EN) Lee Woolgar, Ministry of Internal Affairs and Communications, in Erawatch, Commissione europea, 12 gennaio 2013. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2015).
- ^ (EN) Marie Anchordoguy, Reprogramming Japan: The High Tech Crisis Under Communitarian Capitalism, Cornell University Press, 2005, p. XII, ISBN 978-0-8014-4187-5.
- ^ (EN) Guidance on the Ministry of Internal Affairs and Communications, su soumu.go.jp, Ministero degli affari interni e delle comunicazioni. URL consultato il 19 maggio 2015.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ministero degli affari interni e delle comunicazioni
Collegamenti esterni
- (JA) Sito ufficiale, su soumu.go.jp.
- (EN) Sito ufficiale, su soumu.go.jp.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147110761 · ISNI (EN) 0000 0004 0643 0423 · LCCN (EN) no2001079056 · J9U (EN, HE) 987007423049805171 · NDL (EN, JA) 00840771 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2001079056 |
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