Monastero delle Grotte di Kiev

 Bene protetto dall'UNESCO
Kyjevo-Pečers'ka lavra
 Patrimonio dell'umanità
TipoArchitettonico, artistico
CriterioI, II, III, IV
Pericolodal 2023
Riconosciuto dal1990
Scheda UNESCO(EN) Kyiv: Saint-Sophia Cathedral and Related Monastic Buildings, Kyiv-Pechersk Lavra
(FR) Kyiv : Cathédrale Sainte-Sophie et ensemble des bâtiments monastiques et Laure de Kyiv-Petchersk

Il monastero delle grotte di Kiev (in ucraino Києво-Печерська лавра?, Kyjevo-Pečers'ka lavra; in russo Киево-Печерская лавра?, Kievo-Pečerskaja lavra), è un antico monastero, fondato nel 1051 dai monaci Antonio e Teodosio, sito sul monte Berestov nella capitale ucraina e a breve distanza dal museo nazionale del Genocidio dell'Holodomor e dal Memoriale della Gloria Eterna. Diventato un luogo di culto sempre più importante nel medioevo, ospita la residenza del Metropolita di Kiev, la guida spirituale della Chiesa ortodossa ucraina.

Origine del nome

Il monastero è stato così chiamato avendo riguardo delle condizioni fisiche e morfologiche del luogo in cui era sorto: la parola pečera indica in lingua antico slava il termine "grotta", mentre lavra è usata per indicare i monasteri ortodossi che ricoprono un particolare ruolo nella Chiesa ortodossa.

Storia

Immagine di Sant'Antonio di Pečers'k, dal Monastero di Pečers'ka Lavra

Nonostante il cristianesimo fosse penetrato nella Rus' di Kiev soltanto nel decimo secolo, dal regno del principe Vladimir I di Kiev in poi furono erette un gran numero di chiese e di edifici sacri tanto che Ditmaro di Merseburgo, visitando la capitale nel 1018, disse che il loro numero nella sola Kiev superava le trecento unità.

Solo 33 anni dopo ebbe inizio la formazione del monastero di Pečers'ka Lavra, che già alla fine del XII secolo diverrà un luogo di culto di primaria importanza in tutta la Russia. Fondato fuori dalle mura di Kiev, nel corso dei secoli il monastero sarebbe stato inglobato nella città vera e propria. La storia della fondazione del monastero è fornita dalla Vita di San San Teodosio, scritta da San Nestore, che nel descrivere la vita del santo e delle sue opere ci dà un quadro ricco di dettagli sulla fondazione e sulla conformazione del monastero, di cui egli stesso era diacono. Dalle sue opere apprendiamo che colui che per primo usufruì delle grotte sul Berestov fu Sant'Ilarione, all'epoca prete a Kiev, il quale, prima di essere nominato metropolita, cercando un posto dove praticare ascesi nei pressi di Kiev, trovò una piccola grotta, la allargò un poco e vi rimase per lungo tempo, recitando salmi e pregando. Alcuni anni dopo sant'Antonio, un monaco eremita nato nei pressi di Černihiv si stabilì nella stessa caverna e fondò con i primi suoi adepti, tra i quali si ricordano san Teodosio, Barlaam e Nikon, il primo nucleo del monastero.

Con la rapida crescita del numero dei monaci, si manifestò l'urgenza di nominare un Padre Superiore che potesse reggerlo: sant'Antonio, cosciente di questa necessità ma non volendo assurgere a questo ruolo, nominò Barlaam a tale carica e successivamente, quando quest'ultimo fu nominato vescovo, l'incarico di dirigere e rappresentare la lavra passò a san Teodosio. Sotto la direzione di quest'ultimo il monastero, fino ad allora costituito da una serie di grotte unite fra di loro, venne significativamente ampliato strutturalmente. Per tale ragione Teodosio viene comunemente ritenuto cofondatore del monastero.

Costruì infatti nuove celle, una cattedrale e altri edifici destinati ai lavori dei monaci, quali, ad esempio, la pittura delle icone sacre. Teodosio creò nuove regole monastiche e nuovi cori religiosi. Nell'ultima decade dell'XI secolo il numero dei monaci superò il centinaio.

Cattedrale

Il monastero delle grotte di Kiev. XIX secolo

Nei primi anni della sua esistenza il monastero era formato da chiese, cappelle e celle costruite in legno, ma già nel 1073 si iniziarono i lavori per la costruzione di una cattedrale in pietra, che terminarono nel 1089. Il Patericorn delle grotte di Kiev, raccolta di avvenimenti leggendari compilata nei primi anni del XIII secolo dal Vescovo Simone, narra che il sito dove sarebbe dovuta sorgere la cattedrale sarebbe stato indicato dallo stesso Dio ai monaci, che in seguito avrebbero dedicato la chiesa all'Assunzione della Vergine. Oltre a questo evento il Patericorn, fornendoci racconti di numerosi miracoli, ci offre un prezioso resoconto della storia di Pečers'ka Lavra, reso da un uomo di chiesa che, prima di diventare vescovo a Kiev, era stato monaco del monastero.

Dall'opera veniamo infatti a conoscenza che numerosi greci erano stati ingaggiati per costruire la cattedrale, che dalla stessa Grecia era stata portata un'icona della Vergine ritenuta miracolosa, che la cattedrale era originariamente decorata con affreschi e mosaici e che sovrastava il paesaggio circostante come un blocco monolitico sorto dalla natura stessa. Il sito dove la cattedrale è posizionata sembra infatti essere stato scelto attentamente per ingenerare nello spettatore una sensazione di maestosità. Sfortunatamente questo luogo è stato distrutto nel 1941 poco dopo l'occupazione di Kiev da parte delle truppe naziste ed è ora in atto un progetto finanziato dallo stato ucraino per far tornare la Cattedrale dell'Assunzione al suo antico splendore. È un punto oggetto di discussione chi si sia reso responsabile della distruzione, fonti attestano il ruolo della NKVD sovietico che minò il complesso mentre Kiev veniva abbandonata di fronte all'avanzata tedesca

Crescita del monastero

Monastero delle Grotte di Kiev, biblioteca della National Gallery of Art a Washington [1]

Dalle sue umili origini la Pečers'ka Lavra crebbe presto fino ad occupare una vasta area collinare. Circondato originariamente solo da uno steccato in legno, nel medioevo svolse più volte, per la sua posizione sopraelevata e per la morfologia del territorio che lo vedeva protetto sul lato che dava sul Dnepr, il ruolo di fortezza e per questa sua funzione fu circondato da mura di pietra e da torri d'osservazione.

Oltre a questo ruolo il monastero fu utilizzato anche come deposito per oggetti di grande valore e, nel corso degli anni, acquisì nuove funzioni quali quelle di scuola, ospedale e centro di carità che offriva rifugio alle persone che fuggivano da nemici e carestie. Inoltre formò al proprio interno storici, cronisti e pittori di icone, alcuni dei quali raggiunsero una fama che oltrepassò le terre abitate dai popoli slavi.

Dentro le loro mura fortificate, al riparo dei pericoli del mondo esterno, i monaci costruirono chiese di grande bellezza ed eleganza che, con le loro cupole dorate, hanno, fin dal medioevo, attirato pellegrini da tutta la Russia. Anche le invasioni mongoliche, che secondo i cronisti dell'epoca avrebbero ridotto l'intera Ucraina a cumuli di macerie, pur danneggiando la Lavra non riuscirono a distruggerlo completamente. Anche se non ci sono cronache che ci raccontano dettagliatamente l'assedio delle truppe tartare al monastero, sappiamo da alcune fonti che questo fu lungo e che i mongoli riuscirono con non poche fatiche a sopraffare le difese del luogo sacro.

Apogeo e declino

La collina del monastero e il Dniepr

Il XVII e il XVIII secolo furono periodi di grande rinnovamento per il monastero, che si espanse fino a raggiungere le dimensioni odierne, includendo in sé stesso le più significative rappresentazioni della pittura e dell'architettura barocca e rococò. La lavra in questi secoli fu dotato della prima pressa da stampa dell'Ucraina centro-orientale, che consentì ai monaci di produrre libri in grande quantità e di grande pregio che, con la loro diffusione, contribuirono alla creazione della prima università est europea, l'Università nazionale accademia Mogila di Kiev.

Oggi, dopo aver perso la sua cattedrale e dopo aver vissuto un periodo di crisi durante il periodo sovietico, nel quale molte delle sue attività furono chiuse, la Pečers'ka Lavra ospita una serie di importanti musei, tra i quali il Museo dei tesori storici, quello del libro e quello delle arti decorative ucraine. Nel 1990 è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. Dal 15 settembre 2023 il sito è iscritto nella Lista dei patrimoni dell'umanità in pericolo a causa della minaccia determinata dall'invasione russa dell'Ucraina[2].

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Department of Image Collections
  2. ^ (ENFR) Ukraine: UNESCO sites of Kyiv and L’viv are inscribed on the List of World Heritage in Danger, su whc.unesco.org, 15 settembre 2023. URL consultato il 15 settembre 2023.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN207274866 · LCCN (ENn79045762 · GND (DE16316753-9 · J9U (ENHE987007425494605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79045762