Nocturnal After John Dowland

Nocturnal After John Dowland
Musica
CompositoreBenjamin Britten
Tipo di composizionetema e variazioni con tema esposto in coda
Numero d'opera70
Epoca di composizione1963
Prima esecuzione12 giugno 1964
Organicochitarra sola
Movimenti
9 movimenti
  1. Musingly
  2. Very Agitated
  3. Restless
  4. Uneasy
  5. March-like
  6. Dreaming
  7. Gently Rocking
  8. Passacaglia
  9. Slow and Quiet (Dowland's theme)
Testo inglese
Titolo originaleCome, Heavy Sleep
AutoreJohn Dowland
Epoca1597

Nocturnal After John Dowland, Op. 70 è un brano per chitarra classica composto nel 1963 dal compositore inglese Benjamin Britten per il chitarrista Julian Bream.[1] È considerata una delle opere più importanti per chitarra classica scritte nel XX secolo.[2]

Julian Bream ha eseguì il pezzo in anteprima il 12 giugno 1964.[3]

Struttura

Il pezzo funziona come una sorta di tema e variazioni rovesciato basato su "Come, Heavy Sleep", dal First Book of Songs (Primo libro di canzoni) di John Dowland (1597). Piuttosto che iniziare il pezzo con il tema principale seguito dalle sue variazioni, il tema non appare nella sua forma originale fino alla fine. Ogni variazione contiene frammenti del tema di Dowland, in particolare l'uso dell'intervallo di quarta perfetto. Le variazioni si avvicinano progressivamente alla canzone di Dowland che conclude il pezzo.[4]

Movimenti

I nove movimenti sono i seguenti:

  1. Musingly
  2. Very Agitated
  3. Restless
  4. Uneasy
  5. March-like
  6. Dreaming
  7. Gently Rocking
  8. Passacaglia
  9. Slow and Quiet (Dowland's theme)

Note

  1. ^ Nocturnal after John Dowland : for Guitar, op. 70, WorldCat.org, OCLC 339555.
  2. ^ Nocturnal, op. 70, su spanishguitar.com, Guitarnotes. URL consultato il 2 agosto 2013.
  3. ^ Graham Wade, A Concise History of the Classic Guitar, 2010, p. 155. "On 12 June, 1964, in the quiet seaside town of Aldeburgh, Suffolk, England, Julian Bream premiered Benjamin Britten's Nocturnal after John Dowland, Op.70. The impact of this piece on the accepted guitar repertory was to be revolutionary, .."
  4. ^ Stephen Goss, Come, Heavy Sleep: Motive & Metaphor in Britten's Nocturnal, Opus 70 (PDF), in Guitar Forum, vol. 1, 2001, pp. 53–74. URL consultato il 30 dicembre 2019 (archiviato il 20 aprile 2019).

Collegamenti esterni

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