Phlox

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Phlox
Phlox douglasii
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
Ordine Ericales
Famiglia Polemoniaceae
Genere Phlox
L.
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Solanales
Famiglia Polemoniaceae
Genere Phlox
Specie

Phlox L. è un genere di piante della famiglia delle Polemoniacee[1], che comprende piante erbacee annuali o perenni, originarie del Nord America e dell'Asia. In italiano sono comunemente note come floghi[2][3]

Descrizione

Hanno generalmente fusti erbacei ramificati, alti da 40 cm a 1,20 m, a portamento eretto o strisciante, che terminano con numerosi corimbi di fiori tubulosi, di 2–3 cm di diametro, variamente colorati e screziati, di grande effetto decorativo.

Tassonomia

Il genere Phlox comprende le seguenti specie:[1]

  • Phlox aculeata A.Nelson
  • Phlox adsurgens Torr. ex A.Gray
  • Phlox albomarginata M.E.Jones
  • Phlox alyssifolia Greene
  • Phlox amabilis Brand
  • Phlox amoena Sims
  • Phlox amplifolia Britton
  • Phlox andicola (Britton) E.E.Nelson
  • Phlox austromontana Coville
  • Phlox bifida L.C.Beck
  • Phlox buckleyi Wherry
  • Phlox caespitosa Nutt.
  • Phlox carolina L.
  • Phlox caryophylla Wherry
  • Phlox cluteana A.Nelson
  • Phlox colubrina Wherry & Constance
  • Phlox condensata (A.Gray) E.E.Nelson
  • Phlox cuspidata Scheele
  • Phlox diffusa Benth.
  • Phlox dispersa Sharsm.
  • Phlox divaricata L.
  • Phlox dolichantha A.Gray
  • Phlox douglasii Hook.
  • Phlox drummondii Hook.
  • Phlox floridana Benth.
  • Phlox glaberrima L.
  • Phlox glabriflora (Brand) Whitehouse
  • Phlox gladiformis (M.E.Jones) E.E.Nelson
  • Phlox × glutinosa Buckley
  • Phlox griseola Wherry
  • Phlox hendersonii (E.E.Nelson) Cronquist
  • Phlox hirsuta E.E.Nelson
  • Phlox hoodii Richardson
  • Phlox idahonis Wherry
  • Phlox kelseyi Britton
  • Phlox longifolia Nutt.
  • Phlox maculata L.
  • Phlox mesoleuca Greene
  • Phlox mexicana Wherry
  • Phlox missoulensis Wherry
  • Phlox mollis Wherry
  • Phlox multiflora A.Nelson
  • Phlox nana Nutt.
  • Phlox nivalis G.Lodd. ex Sweet
  • Phlox oklahomensis Wherry
  • Phlox opalensis Dorn
  • Phlox ovata L.
  • Phlox paniculata L.
  • Phlox pattersonii Prather
  • Phlox peckii Wherry
  • Phlox pilosa L.
  • Phlox pulchra (Wherry) Wherry
  • Phlox pulvinata (Wherry) Cronquist
  • Phlox pungens Dorn
  • Phlox × pyramidalis Sm.
  • Phlox richardsonii Hook.
  • Phlox rigida Benth.
  • Phlox roemeriana Scheele
  • Phlox sibirica L.
  • Phlox solivaga Mayfield & Darrach
  • Phlox speciosa Pursh
  • Phlox stolonifera Sims
  • Phlox subulata L.
  • Phlox tenuifolia E.E.Nelson
  • Phlox triovulata Thurb. ex Torr.
  • Phlox variabilis Brand
  • Phlox vermejoensis B.S.Legler
  • Phlox viridis E.E.Nelson
  • Phlox viscida E.E.Nelson
  • Phlox woodhousei (A.Gray) E.E.Nelson

Usi

Utilizzate come piante ornamentali nei giardini o in vaso sui terrazzi, in base all'altezza e al portamento eretto o strisciante, per bordure, aiuole, giardini rocciosi, ecc.

Le specie più popolari sono P. drummondii annuale di bassa statura, dai fiori rosa-porpora; P. paniculata perenne, con ricche fioriture a pannocchia portanti corolle dai colori brillanti, da cui sono derivate le varietà note in floricoltura come P. decussata e P. pyramidalis; P. subulata (= P. setacea) a vegetazione persistente, dal portamento prostrato; P. sibirica originaria della Siberia; la P. divaricata a minor sviluppo; tutte con numerosi ibridi e varietà di varie dimensioni, dai fiori colorati di bianco, rosso, blu, viola, variamente screziati e macchiettati.

Coltivazione

Facili da coltivare, richiedono esposizione soleggiata o a mezz'ombra, terreno fertile, sciolto e abbastanza fresco[4].

La moltiplicazione avviene per seme, talea erbacea o radicale, con i getti basali e per divisione delle ceppaie.

La semina delle specie annuali, avviene in marzo, nei semenzai trapiantando le piantine a fine aprile inizio maggio, o in pieno campo, con fioritura da giugno in poi.

Per le specie perenni si preferisce utilizzare i getti basali, ottenuti prelevando in primavera, i nuovi germogli tagliati all'inserzione delle ceppaie, mettendoli a radicare in vivaio o nei vasetti, e mettendoli a dimora dopo il radicamento; senza interventi di cimatura ogni stelo produrrà un'unica grande infiorescenza; ricorrendo alla semina solo per ricercare nuove varietà.

Per moltiplicare rapidamente le nuove varietà, si ricorre alle talee di radici, poste verticalmente in un letto di sabbia.

Note

  1. ^ a b (EN) Phlox, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  2. ^ Lemma "flogo" nel Dizionario italiano Olivetti.
  3. ^
  4. ^ Phox o Flox: Informazioni, Coltivazione e Cura, su edendeifiori.it.

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