Riflesso tonico asimmetrico cervicale
Per riflesso tonico asimmetrico cervicale detto anche riflesso tonico del collo, è in campo medico uno dei riflessi neonatali, un tipico riflesso presente anche in età neonatale.
Manifestazioni
Quando il bambino si trova in posizione supina, se il capo viene ruotato da un lato ci sarà estensione dell'arto superiore omolaterale e flessione del controlaterale (posizione dello schermidore).
L'acquisizione di questa capacità motoria è condizione necessaria perché si creino le basi per il passaggio a competenze ancora più elevate: il passaggio alla posizione a carponi, che permetterà, l'acquisizione dello schema motorio dinamico, frutto dell'attivazione incrociata degli arti superiori ed inferiori. Il resto del processo di maturazione neurologica avviene ed è sostenuto dalle acquisizioni motorie fatte. Tale riflesso impedisce al bambino di rotolare. Ha inoltre la funzione di portare nel campo visivo il braccio e permettere quindi il controllo occhio-mano che porterà ai gesti.
Patologie correlate
Il riflesso dovrebbe normalmente scomparire entro i primi mesi di sviluppo del bambino (intorno al terzo-quarto mese) se invece il riflesso è presente anche in seguito si deve presupporre un danno neurologico.
Il riflesso può essere utilizzato a scopo abilitativo e riabilitativo (metodo Bobath). Al paziente a cui bisogna insegnare il rotolamento nel letto dalla posizione supina a quella prona, in presenza di discinesie legate a problematiche encefaliche, si può insegnare come utilizzare questo riflesso, variando il tono degli arti di un emisoma rispetto a quello controlaterale, per imparare a passare dalla posizione supina a quella prona.
Bibliografia
- Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.
Voci correlate
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