Ruché di Castagnole Monferrato
Ruché di Castagnole Monferrato Disciplinare DOCG | |
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Ruché 2012 | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Data decreto | 22.10.1987 |
Tipi regolamentati | |
Fonte: Disciplinare di produzione[1] |
Il Ruché di Castagnole Monferrato è un vino DOCG prodotto in alcuni comuni della provincia di Asti.
Zona di produzione
La zona di produzione comprende l'intero territorio dei comuni di Castagnole Monferrato, Grana Monferrato, Montemagno Monferrato, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi in provincia di Asti.
Storia
Il vitigno fu probabilmente importato durante il XII secolo da monaci cistercensi provenienti dalla Borgogna. Il suo nome ha etimologia incerta: secondo alcuni potrebbe essere legato a vigneti coltivati vicino a una chiesetta benedettina dedicata a san Rocco, oggi non più esistente; altri lo fanno derivare dal termine piemontese ruché, indicando l'arroccamento delle vigne nelle colline.[senza fonte]
Fino al XIX secolo il vitigno veniva coltivato anche tra Monferrato e Langhe, ma il terreno a nord-est di Asti (leggermente meno alcalino) si presta meglio ad esaltarne le qualità.
A Castagnole Monferrato verso la fine degli anni settanta, il parroco Giacomo Cauda e la sindaca Lidia Bianco (già segretaria della scuola d'agraria di Asti) si impegnarono nella sua rivalutazione fino a ottenerne la DOC nel 1987.
Tecniche di produzione
Le forme di allevamento e sono i tradizionali controspalliera con vegetazione assurgente e potatura: Guyot con cordone speronato basso; le operazioni di vinificazione devono essere effettuate all'interno della provincia di Asti.
La menzione "vigna" è consentita se le uve provengano totalmente dallo stesso vigneto.
Sebbene sia autorizzato il taglio d'uvaggio del 10% di altre uve, quali brachetto e Barbera, viene solitamente vinificato come monovarietale.
In etichetta è obbligatoria l'indicazione dell’annata di produzione delle uve.
Disciplinare
Il vino Ruché venne approvato come DOC con DPR 22.10.1987
Fu poi modificato in DOCG con DM 08.10.2010
- Modificato con DM 30.11.2011 pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf
- Modificato con DM 07.03.2014 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf
La versione attualmente in vigore è stata approvata con DM 09.07.2014, pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf
Tipologie
È prevista la menzione "vigna", ch limita la resa di uve per ettaro a 80 q.
Ruché
uvaggio | Ruché, minimo 90%; per la parte restante Barbera e Brachetto anche congiuntamente. |
titolo alcolometrico minimo | 12,50% vol. |
acidità totale minima | 4,0 g/l. |
estratto secco minimo | 21,00 g/l |
resa massima di uva per ettaro | 90 q. |
resa massima di uva in vino | 70% |
Caratteri organolettici
Abbinamenti consigliati
È un ottimo vino da formaggi saporiti di media-alta stagionatura (Castelmagno, Grana Padano, tome varie) e per i piatti tipici piemontesi come la bagna càuda, la finanziera e gli agnolotti, si abbina molto bene con secondi di selvaggina.[senza fonte]
Note
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