Safi-ad-din Ardabili

Safi al-Din Ishaq Ardabili (in persiano شیخ صفیالدین اسحاق اردبیلی, Shaykh Ṣafī al-Dīn Isḥāq Ardabīlī; Ardabil, 1252 – 1334) è stato un religioso e poeta curdo[1][2][3] musulmano sunnita[4] della dinastia safavide, fondatore dell'ordine Safaviyya ed erede spirituale e genero del grande sufi Murshid (Gran maestro) sceicco Zahed Gilani, di Lahijan nella provincia di Gilan nel nord dell'Iran. La maggior parte di ciò che sappiamo su di lui proviene dal Ṣafvāt al-ṣafāʾ, un'agiografia scritta da uno dei suoi seguaci.
Biografia

Di origine curda, Ṣafī al-Dīn discendeva, secondo Vladimir Minorskij, dallo shaykh Firuz-shah, un uomo ricco che viveva a Gīlān e a cui i signori curdi avevano concesso il controllo di Ardabil e dei suoi dintorni. Minorskij si riferisce alle affermazioni dello shaykh Ṣafī al-Dīn, relative alle sue origini, ad ʿAlī ibn Abī Ṭālib, ma esprime dubbi su questo punto.[5]
Il lignaggio maschile della famiglia safavide, così come riferito dall'antico manoscritto del Safwāt aṣ-ṣafāʾ, è riportato nella maniera seguente: "(Shaykh) Ṣafī al-Dīn Abū l-Fattāḥ Isḥāq, figlio dello Shaykh Amīn al-Dīn Jibrāʾīl, figlio di al-Ṣāliḥ Quṭb al-Dīn Abū Bakr, figlio di Ṣalāḥ al-Dīn Rashīd, figlio di Muḥammad al-Ḥāfiẓ al-Kalām Allāh, figlio di Jawād, figlio di Pīrūz al-Kurdī al-Sanjāna (Pīrūz Shāh Zarin Kolah il curdo di Sanjān)"[6] simile a quello del suo patrigno Ṣafī al-Dīn, swhaykh Zahed Gilani, anch'esso di Sanjān, nel Grande Khorasan.

Ascensione a Murshid
Lo Shaykh Ṣafī al-Dīn ereditò l'ordine dello Shaykh sufi Zahed Gilani, la "Zahediyye", che in seguito trasformò nella "Safaviyya". Zahed Gilani diede anche in sposa sua figlia Bibī Fāṭemeh al suo discepolo preferito. Ṣafī al-Dīn, a sua volta, diede una sua figlia, avuta da un precedente matrimonio, al figlio secondogenito dello Shaykh Zahed Gilani. Nei 170 anni seguenti, l'Ordine della Safaviyya acquisì potere politico e militare, culminato infine nella istituzione della dinastia safavide.
Poesia
Ṣafī al-Dīn compose poemi nell'antica lingua azera.[7][8] Era discendente di settima generazione di Firuz-Shah Zarrin-Kolah, un dignitario iraniano locale.[9]
Solo pochi versi di Ṣafī al-Dīn, chiamati Dobayti (doppi versi), sono pervenuti ai nostri giorni. Scritti nell'antica lingua azera e in lingua persiana, hanno una notevole importanza linguistica al giorno d'oggi.[10]
Note
- ^ Richard Tapper, Frontier nomads of Iran: a political and social history of the Shahsevan, Cambridge University Press, 1997, ISBN 9780521583367, p. 39.
- ^ EBN BAZZAZ Encyclopedia Iranica
- ^ Muḥammad Kamāl, Mulla Sadra's Transcendent Philosophy, Ashgate Publishing Inc, 2006, ISBN 0754652718, p. 24.
- ^ Shaykh Safi al-Din Ardabili, Oxford Reference.
- ^ Minorsky Vladimir, The Turks, Iran and the Caucasus in the Middle Ages. Preface by J.A. Boyle. Variorum Reprints, London 1978; pp. 517-518
- ^ Z. V. Togan, "Sur l’Origine des Safavides," in Mélanges Louis Massignon, Damascus, 1957, III, pp. 345-57
- ^ "The Iranian Language of Azerbaijan" E. Yarshater, Encyclopædia Iranica
- ^ Ehsan Yarshater, Encyclopædia Iranica, Book 1, p. 240.
- ^ Barry D. Wood, "The Tarikh-i Jahanara in the Chester Beatty Library: an illustrated manuscript of the "Anonymous Histories of Shah Isma'il", Islamic Gallery Project, Asian Department Victoria & Albert Museum London, Routledge, Volume 37, Number 1 / March 2004, pp. 89-107.
- ^ Payvand News, su payvand.com. URL consultato il 30 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Bibliografia
- Monika Gronke, Derwische im Vorhof der Macht: sozial- und wirtschaftsgeschichte Nordwestirans im 13. und 14. Jahrhundert, Wiesbaden, 1993
- Mazzaoui, Michel, The Origins of the Safavids: Shi'ism, Sufism, and the Gulat, Wiesbaden, West Germany, F. Steiner, 1972.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- https://web.archive.org/web/20161010004638/http://www.irantourismcenter.com/?page_id=7130
- Iscrizione cufica sulla tomba dello sceicco Safi al-Din
- Visita virtuale del mausoleo dello sceicco Safi al-Din Ardabili
Controllo di autorità | VIAF (EN) 20477720 · ISNI (EN) 0000 0000 2838 7658 · CERL cnp00540261 · LCCN (EN) n88284293 · GND (DE) 118850555 · J9U (EN, HE) 987007313814805171 |
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