Stazione di Bardonecchia
Bardonecchia stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Bardonecchia |
Coordinate | 45°04′36″N 6°42′36″E |
Linee | ferrovia del Frejus |
Storia | |
Stato attuale | in uso |
Anno attivazione | 1871 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione in superficie, passante |
Binari | 4 |
Gestori | Rete Ferroviaria Italiana |
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La stazione di Bardonecchia è una stazione ferroviaria posta sulla linea del Frejus, a servizio dell'omonimo comune. È la terza stazione più alta della rete FS dopo Brennero e Rivisondoli, e la più occidentale d’Italia.
Posta immediatamente prima dell'imbocco del traforo del Frejus, è l'ultima stazione in territorio italiano prima del confine francese; il ruolo di stazione di confine spetta tuttavia alla stazione di Modane, la prima in territorio francese.
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Storia
La stazione venne attivata il 16 ottobre 1871, all'apertura della tratta da Bussoleno a Modane della ferrovia del Frejus[1].
Il 10 luglio 1912 venne attivato l'esercizio a trazione elettrica a corrente alternata trifase della tratta da Bardonecchia a Salbertrand; il 20 maggio 1915 seguì la tratta fino a Modane, comprendente il traforo del Frejus. L'intera linea venne convertita alla corrente continua il 28 maggio 1961[2].
Per l'alimentazione della linea di contatto venne realizzata dalle stesse FS una nuova centrale idroelettrica presso Rochemolles, per raggiungere la quale venne posta in opera una ferrovia di servizio a scartamento ridotto, il cui capolinea meridionale era raggiungibile per mezzo di una funicolare; questa era collegata alla stazione tramite un raccordo che aveva origine da una piattaforma girevole[3].
Strutture ed impianti
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La stazione dispone di un fabbricato viaggiatori che, nella sua attuale conformazione, fu costruito nel 1933 su progetto dell'architetto Roberto Narducci[4]. All’interno del fabbricato trovano posto diversi servizi quali la sala d’attesa (momentaneamente chiusa), la biglietteria automatica e il bar-ristorante.
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Sono presenti cinque binari più un ulteriore a servizio del tronco lavori: di questi, tre sono dedicati al traffico passeggeri. Il primo binario è servito da una apposita banchina ed è collegato anche alla banchina ad isola che serve i binari 2 e 3.
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Sono presenti anche vecchi edifici come ex-magazzini e depositi, la maggior parte conservati in buone condizioni. Uno di questi, situato accanto alla banchina del binario 1 direzione Traforo è stato adibito a sottostazione elettrica.
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La stazione dispone anche di un ufficio Drezione del Movimento con tecnologia ACEI e con monitor collegati alle videocamere di sorveglianza.
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Movimento
La stazione è servita da treni regionali della linea 3 del servizio ferroviario metropolitano di Torino, effettuati da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Piemonte. La stazione è servita giornalmente anche da una coppia di Frecciarossa Milano-Parigi (e viceversa) e, solo nei weekend, da una coppia di Frecciarossa da/per Napoli e da una coppia di InterCity da/per Genova.
Servizi
L'impianto è classificata da RFI nella categoria "Silver"[5]. La stazione dispone di:
Interscambi
Note
- ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
- ^ Giovanni Cornolò, Claudio Pedrazzini, Locomotive elettriche FS, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1983, pp. 71-72.
- ^ Walter Re, Edoardo Tripodi, Rochemolles. La Decauville, la diga, la strada e la luce, Alzani editore, Pinerolo, 2010. ISBN 978-88-8170-401-9.
- ^ Milva Giacomelli, Roberto Narducci (1887-1979) architetto-ingegnere del Ministero delle Comunicazioni, in Ezio Godoli e Antonietta Iolanda Lima (a cura di), Architettura ferroviaria in Italia. Novecento. Dario Flaccovio Editore, 2004, p. 114. ISBN 88-7758-597-8
- ^ www.rfi.it, Stazioni del Piemonte, su rfi.it. URL consultato il 16 aprile 2016.
Altri progetti
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