Tilia platyphyllos
Tiglio nostrano | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Malvidi |
Ordine | Malvales |
Famiglia | Malvaceae |
Sottofamiglia | Tilioideae |
Genere | Tilia |
Specie | T. platyphyllos |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Malvales |
Famiglia | Tiliaceae |
Genere | Tilia |
Specie | T. platyphyllos |
Nomenclatura binomiale | |
Tilia platyphyllos Scop. | |
Sinonimi | |
Tilia grandifolia | |
Areale | |
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Il tiglio nostrano (Tilia platyphyllos Scop.), noto anche con il nome di tiglio nostrale è un albero caducifoglio della famiglia delle Malvacee.[2]
Descrizione
Albero alto fino a 40 m, a foglie caduche, cuoriformi, a margine seghettato, con la pagina inferiore pubescente, con ciuffetti di peli biancastri negli angoli delle nervatura, che a maggio-giugno portano all'ascella i fiori profumati, forniti di brattea, di colore bianco-giallastro e riuniti in infiorescenze pendenti formate da 2-5 fiori ermafroditi, i frutti sono piccole capsule con costole sporgenti, ed endocarpo duro e legnoso.
Ibridazione e distinzione da specie simili
Tilia platyphyllos è diffuso nell'Europa continentale e nel Caucaso
In Italia esistono, allo stato spontaneo, solo due specie di tigli, ossia questa specie e Tilia cordata. Le due specie si ibridano fra loro dando origine a Tilia × europaea (detto anche Tilia × vulgaris), entità sovente usata nei parchi urbani e nelle alberature. La distinzione fra le due specie pure non è difficile, se si osservano le piante con attenzione, e può basarsi su questi elementi:
- la dimensione delle foglie, di massimo 8 cm in T. cordata e fino a 15 cm in T. platyphyllos (tuttavia nei ricacci emessi a seguito di potature o ceduazioni, le foglie di entrambe le specie possono essere molto più grandi);
- la pagina inferiore delle foglie: entrambe le specie presentano ciuffi di peli all'ascella delle nervature, ma questi ciuffi sono color mattone in T. cordata e biancastri in T. platyphyllos;
- il frutto: quello di T. cordata è piccolo, massimo 8 mm di diametro, senza costolature evidenti e, schiacciato fra le dita, si rompe facilmente; quello di T. platyphyllos è più grosso, con 5 costole pronunciate e molto più resistente;
- le gemme: nel T. cordata sono visibili 2 scaglie (perule), in T. platyphyllos se ne vedono 3;
- i giovani rametti del T. cordata sono glabri, ossia lisci, mentre quelli del T. platyphyllos sono coperti da una sottile peluria, sono cioè pubescenti.
Usi
È molto noto anche come pianta mellifera, è bottinata dalle api ottenendo un miele, spesso monoflorale, che ha cristallizzazione lenta.
Il legno di questo tiglio è usato al pari di quello dell'altra specie simile, Tilia cordata.
Note
- ^ (EN) Khela, S. 2013, Tilia platyphyllos, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 22 gennaio 2022.
- ^ (EN) Tilia platyphyllos, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 22 gennaio 2022.
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Controllo di autorità | GND (DE) 122182614X · J9U (EN, HE) 987007563770005171 |
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