Bayer 04 Leverkusen Fußball

Bayer 04 Leverkusen
Calcio
Werkself (Squadra della fabbrica),[1] Die Aspirin (Le aspirine)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso e nero
Simboli Leone
Inno Bayer 04 Leverkusen Hymne
Dati societari
Città Leverkusen
Nazione Bandiera della Germania Germania
Confederazione UEFA
Federazione DFB
Campionato Bundesliga
Fondazione 1904
Proprietario Bandiera della Germania Bayer AG
Presidente Bandiera della Spagna Fernando Carro
Allenatore Bandiera della Spagna Xabi Alonso
Stadio BayArena
(30 210 posti)
Sito web www.bayer04.de
Palmarès
Coppa di Germania Coppa UEFA
Titoli nazionali 1 Bundesliga 2
Trofei nazionali 1 Coppe di Germania
Trofei internazionali 1 Coppe UEFA/Europa League
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Bayer 04 Leverkusen Fußball, noto semplicemente come Bayer Leverkusen, è una società calcistica tedesca con sede nella città di Leverkusen, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, militante in Bundesliga (massima serie tedesca) dal 1979.

Il club fu fondato il 1º luglio 1904 come polisportiva dal nome Turn- und Spielverein Bayer 04 Leverkusen, la cui sezione calcistica fu creata nel 1907. Gioca le proprie partite casalinghe alla BayArena di Leverkusen.

Vanta nel proprio palmarès una Coppa di Germania (1992-1993) ed una Coppa UEFA (1987-1988), il che la rende una delle sole cinque squadre europee ad avere conquistato titoli internazionali pur senza avere mai vinto il campionato del proprio Paese. Inoltre è l'unica società ad aver raggiunto la finale di UEFA Champions League (2001-2002) senza aver mai primeggiato a livello nazionale.

Storia

Fondazione della polisportiva

La storia del club può iniziare il 27 novembre 1903, quando un impiegato della Bayer, Wilhelm Hauschild, scrive una lettera al proprio datore di lavoro. Con questa lettera, che è firmata anche da altri 170 suoi colleghi, Hauschild chiede alla dirigenza un supporto finanziario per fondare una società sportiva. Questa richiesta è accettata, così il 1º luglio 1904 viene fondata la società polisportiva Turn- und Spielverein Bayer 04 Leverkusen. Il 3 maggio 1907 viene aggiunta la sezione calcistica, che in seguito ha dei dissidi con quella di ginnastica. L'8 giugno 1928 nascono quindi due distinte società: la sezione di ginnastica fonda il TuS Bayer 04 Leverkusen, che adotta come colori sociali il giallo ed il blu, mentre quelle di pallamano, di atletica, di pugilato e di calcio fondano lo Sportvereinigung Bayer 04 Leverkusen, che adotta invece gli attuali colori, il rosso e il nero.

Separazione della sezione calcistica

La sezione calcistica milita dalla fine degli anni venti fino ai primi anni trenta tra la terza e la quarta divisione tedesca, mentre nel 1936 avviene la promozione in seconda divisione. Bisogna aspettare però il dopoguerra per trovare la squadra in massima divisione, esattamente nel 1951: in questo anno i rosso-neri raggiungono la Oberliga West, una delle massime divisioni di questo periodo. Qui terminano alcuni campionati a metà classifica, ed ottengono il miglior risultato di questo periodo, il terzo posto, nella stagione 1954-1955, tuttavia il campionato seguente segna il ritorno del club al secondo livello.

Nel 1963 nasce la Bundesliga, ma il Bayer Leverkusen milita in questo periodo nella Regionalliga, il campionato di seconda divisione. Nel 1968 il club vince il proprio girone, ma è sconfitto nei play-off e non ottiene la promozione; nel 1973 arriva invece la retrocessione in terza divisione. La squadra rimane in questo livello per due stagioni prima di venir promossa nella neonata Zweite Bundesliga; finalmente, dopo tre stagioni in cui arrivano risultati non troppo positivi arriva la storica promozione in Bundesliga, datata 1979.

Esordio nella Bundesliga

L'adattamento alla nuova categoria sembra procedere lentamente: nei primi campionati il Leverkusen si mantiene lontano dal vertice, e nella stagione 1981-1982 si classifica al sedicesimo posto ed è pertanto necessario affrontare uno spareggio per mantenere la categoria. Questo si disputa contro il Kickers Offenbach, e viene comunque vinto. Nel 1984 avviene poi la riunificazione della sezione di calcio con quella di ginnastica; viene quindi fondato il TSV Bayer 04 Leverkusen e.V..

Esordio nelle competizioni europee e vittoria della Coppa UEFA 1987-1988

Nel 1985 viene assunto come allenatore Erich Ribbeck, e la squadra si piazza subito al sesto posto in campionato. Questo risultato segna l'esordio del club nelle competizioni europee nella stagione successiva: i tedeschi partecipano infatti alla Coppa UEFA 1986-1987, ma sono eliminati nel secondo turno dal Dukla Praha. A fine stagione arriva un altro sesto posto in campionato, ed una nuova partecipazione alla Coppa UEFA: qui i tedeschi eliminano squadre come Feyenoord, Barcellona (andando a vincere il ritorno al Camp Nou), e i connazionali del Werder Brema prima di giungere alla doppia finale, che si gioca contro l'Espanyol. La partita di andata si disputa allo Stadio di Sarriá, e vede prevalere nettamente i padroni di casa che vincono 3-0. Tuttavia nella gara di ritorno all'Ulrich-Haberland-Stadion i tedeschi, grazie i gol di Tita, Falko Götz e Cha Bum-Kun riescono a pareggiare il conto durante i tempi regolamentari, e infine, dopo aver affrontato i tempi supplementari in cui il risultato non cambia, sono i rossoneri a conquistare il trofeo ai rigori.

Ulf Kirsten

Dopo la vittoria della coppa Ribbeck lascia la squadra, e viene sostituito da Rinus Michels, allenatore capace di conquistare molti titoli in carriera, l'ultimo dei quali è la vittoria del campionato europeo con la nazionale olandese.

Primi successi nazionali

La stagione inizia tuttavia con l'eliminazione al primo turno in Coppa UEFA, e viene conclusa con un ottavo posto in campionato. In seguito, senza più Michels, arrivano due quinti posti nelle stagioni 1989-1990 e 1992-1993, migliori piazzamenti di sempre fino a questo momento. In questa stagione viene anche vinto il primo trofeo nazionale, la DFB-Pokal, vinta battendo in finale l'Hertha Berlino Amateure. Grazie a questo successo i tedeschi ottengono la loro prima ed unica partecipazione alla Coppa delle Coppe nell'edizione 1993-1994; sono qui eliminati dal Benfica nei quarti. Un'altra buona prova in campo europeo avviene nella stagione successiva, nella Coppa UEFA 1994-1995, quando i tedeschi sono eliminati dal Parma in semifinale; il capocannoniere di questa manifestazione è tuttavia un giocatore rossonero, Ulf Kirsten, che è stato miglior marcatore anche nella passata edizione di Coppa delle Coppe, sempre nel Leverkusen.

I rossoneri ottengono per la prima volta il secondo posto finale in campionato nel 1996-1997, quando alla guida c'è Christoph Daum e in campo ci sono giocatori come Jens Nowotny, Carsten Ramelow, Christian Wörns, Paulo Sérgio e Zé Elias. Grazie a questo risultato i tedeschi partecipano per la prima volta alla Champions League nell'edizione 1997-1998; qui concludono il gruppo alle spalle del Monaco pur se a pari punti, ed avanzano ai quarti, dove sono eliminati dai futuri campioni del Real Madrid. In seguito arrivano altri due secondi posti in Bundesliga, nelle stagioni 1998-1999 e 1999-2000; in quest'ultima stagione le aspirine scendono in campo nella giornata conclusiva con tre punti di vantaggio sul Bayern Monaco[2], perciò per aggiudicarsi il titolo sarebbe sufficiente un pareggio contro il già salvo Unterhaching. Tuttavia gli avversari vincono l'incontro, e lo stesso fanno i bavaresi[3], che vincono il titolo grazie alla miglior differenza reti. Ad ogni modo i due secondi posti garantiscono al Leverkusen altrettante partecipazioni alla UEFA Champions League, tuttavia il club si classifica terzo nel girone entrambe le volte e prosegue il cammino internazionale in Coppa UEFA. Qui è eliminato per due anni di fila ai sedicesimi di finale, rispettivamente da Udinese e AEK Atene.

Anni duemila: la finale di Champions League del 2002

Michael Ballack nel 2005

Nella stagione 2001-2002, quando alla guida della squadra c'è Klaus Toppmöller e in campo ci sono anche Michael Ballack e Zé Roberto, il Leverkusen arriva a disputare la finale della UEFA Champions League. Nella prima fase a gruppi del torneo il Bayer si piazza secondo nel proprio girone, alle spalle del Barcellona, mentre nella seconda fase vince un gruppo comprendente anche la Juventus. Avanza quindi alla fase ad eliminazione diretta, dove ha la meglio prima sul Liverpool ai quarti e poi sul Manchester Utd in semifinale; a questo punto rimane da affrontare solo il Real Madrid. Nella partita conclusiva, che si disputa il 15 maggio 2002 a Glasgow, i Blancos si portano presto in vantaggio con Raúl, anche se i rossoneri pareggiano subito con Lúcio; alla fine sono, però, gli spagnoli a conquistare la coppa, grazie al gol decisivo di Zinédine Zidane. Intanto, all'inizio del mese, la squadra si era classificata seconda in campionato dopo aver dilapidato un vantaggio che ammontava a ben cinque punti a quattro giornate dalla fine[4], e successivamente perde anche la finale della coppa nazionale. Tutti questi mancati successi, uniti a quelli degli anni precedenti, danno alla squadra il soprannome di Neverkusen[5][6].

Persi Ballack e Zé Roberto, ceduti al Bayern Monaco, il Bayer Leverkusen partecipa anche nel 2002-2003 alla UEFA Champions League, ma, dopo aver affrontato Barcellona, Inter e Newcastle Utd, chiude la seconda fase a gruppi a zero punti ed è eliminato. In campionato la stagione è travagliata e segnata dall'esonero di Toppmöller nel febbraio 2003, con la squadra che staziona pericolosamente in zona retrocessione, ma il club, passato sotto la guida dell'allenatore Klaus Augenthaler, alla fine riesce a evitare il peggio con due vittorie nelle ultime due partite. Sul fronte societario l'esercizio 2002-2003 si chiude con una perdita di 42 milioni di euro.

Nel 2003-2004 il Bayer torna a qualificarsi alla UEFA Champions League grazie a un ottimo terzo posto finale in campionato. Nella UEFA Champions League 2004-2005 vince il difficile girone con Real Madrid, Roma e Dinamo Kiev e raggiunge gli ottavi di finale, dove è sconfitto con un doppio 3-1 dai futuri campioni del Liverpool. Nel 2005-2006, dopo una vittoria, un pareggio e due sconfitte nelle prime quattro partite stagionali, Augenthaler si dimette a metà settembre, lasciando il posto al direttore sportivo Rudi Völler, che ad ottobre fa spazio a Michael Skibbe.

Sotto la guida di Skibbe, in tre anni la squadra ottiene due quinti posti e poi il settimo posto in Bundesliga. Il Leverkusen rimane fuori dalla Champions League, ma in questo periodo riesce a qualificarsi spesso alla Coppa UEFA. Qui raggiunge i quarti per due volte, nel 2006-2007, quando è sconfitto dall'Osasuna, e nel 2007-2008, quando è invece battuto dai futuri vincitori del torneo, i russi dello Zenit San Pietroburgo.

Sotto la guida di Bruno Labbadia, nella stagione 2008-2009 la squadra si piazza nona in Bundesliga e raggiunge la terza finale della DFB-Pokal, ma è sconfitta dal Werder Brema.

Anni duemiladieci

La stagione 2009-2010 inizia con l'ingaggio di Jupp Heynckes. In Bundesliga la squadra rimane per oltre metà campionato in testa alla classifica e si laurea campione d'inverno, ma in seguito una serie di risultati negativi allontana i rossoneri prima dalla vetta della graduatoria, poi anche dalla qualificazione alla UEFA Champions League. Il Leverkusen chiude infatti il campionato in quarta posizione, ottenendo comunque un posto nell'Europa League. Nella stagione 2010-2011 si assiste al ritorno di Michael Ballack e il Bayer gioca un ottimo campionato, che comincia con la vittoria per 2-0 in casa dei futuri campioni del Borussia Dortmund[7] e termina con il secondo posto. Il piazzamento segna il ritorno del Bayer in Champions, ma a questo punto Heynckes lascia il club.

Formazione del Bayer 04 in Europa League contro il Metalist nel 2015

Nella stagione 2011-2012 viene ingaggiato Robin Dutt, che guida la squadra nuovamente nella UEFA Champions League. Qui i tedeschi arrivano agli ottavi, dove sono sconfitti per 3-1 in casa dal Barcellona, mentre nella gara di ritorno Lionel Messi segna ben cinque gol al Camp Nou; la partita finisce 7-1 per i catalani ed è la peggiore sconfitta nella storia del club tedesco nelle competizioni europee[8]. Nella stagione 2012-2013 alla guida della squadra c'è Sami Hyypiä, al quale viene successivamente affiancato Sascha Lewandowski nel finale di stagione; l'annata si conclude con il terzo posto in campionato, con Stefan Kießling capocannoniere del torneo. Nella stagione successiva la guida del Bayer torna interamente nelle mani di Hyypiä. In UEFA Champions League i tedeschi concludono la fase a gruppi al secondo posto alle spalle del Manchester Utd, che tuttavia sconfigge i rossoneri per 5-0 sul proprio terreno. La squadra è nettamente battuta agli ottavi di finale dal Paris Saint-Germain e in seguito, dopo la sconfitta contro l'Amburgo alla ventinovesima giornata, Hyypiä è esonerato[9]; per il finale di stagione sarà Lewandowski a guidare i rossoneri. Agli albori della stagione 2014-2015 la società sceglie di puntare su Roger Schmidt come allenatore e su giovani promettenti in rosa, tra cui il turco Hakan Çalhanoğlu. La squadra disputa un ottimo campionato e in Champions è eliminata ancora agli ottavi, dai finalisti uscenti dell'Atlético Madrid ai tiri di rigore. Nel 2015-2016 la squadra di Leverkusen centra ancora una volta l'approdo ai gironi di UEFA Champions League con un terzo posto in Bundesliga, anche se in Europa le cose non andranno benissimo: dopo essere giunti terzi nel girone di Champions League con Barcellona, Roma e BATĖ Borisov, in Europa League i ragazzi di Schmidt sono eliminati agli ottavi dal Villarreal di Marcelino, futuro semifinalista del torneo. La stagione 2016-2017, però, si rivela un vero disastro: la squadra, complici anche molteplici infortuni, si classifica dodicesima, peggior piazzamento degli anni 2010: a nulla serve il cambio in panchina da Schmidt a Tayfun Korkut, mentre in Champions League la squadra esce ancora agli ottavi ancora contro l'Atletico Madrid. Alla fine della stagione Korkut non è confermato: lascia il posto al giovane Heiko Herrlich.

Sotto la guida di Herrlich la squadra si piazza quinta nella Bundesliga 2017-2018, guadagnando l'accesso all'Europa League, e giunge in semifinale di Coppa di Germania, mentre nel corso della stagione seguente passa, a dicembre, nelle mani di Peter Bosz, che fa ancora meglio, portando i suoi al quarto posto finale, con eliminazione ai sedicesimi di finale nella coppa internazionale.

Anni duemilaventi

Nella stagione 2019-2020 in Leverkusen non conferma il piazzamento Champions, terminando quinto a 2 punti dal quarto posto, mentre nella coppa dalle grandi orecchie finiscono terzi nel girone insieme a Juventus, Atletico Madrid e Lokomotiv Mosca, retrocedendo in Europa League dove vengono eliminati ai quarti dall'Inter per 2-1 in gara secca. In Coppa di Germania il Bayer arriva persino in finale, perdendo tuttavia contro il Bayern Monaco. Nella stagione seguente il Leverkusen otterrà risultanti altalenanti, chiudendo al sesto posto in Bundesliga con un buon distacco dal quarto posto occupato dal Wolfsburg. In Coppa di Germania verranno eliminati agli ottavi, mentre in Europa League, sorteggiati con Slavia Praga, Hapoel Beer Sheva e Nizza chiuderanno al primo posto per poi farsi eliminare al turno seguente dagli svizzeri dello Young Boys. Nella stagione 2021-22 Peter Bosz lascia il posto a Gerardo Seoane, che aveva allenato proprio lo Young Boys fino alla sua chiamata nel club tedesco. In campionato il Leverkusen si piazza al terzo posto, tornando a disputare la Champions League dopo due anni, mentre nelle coppe non andrà altrettanto bene, con un'eliminazione al secondo turno di DFB Pokal e agli ottavi di Europa League per mano dell'Atalanta. La stagione seguente iniziò in maniera disastrosa per Seoane, che verrà esonerato il 5 ottobre con la squadra penultima in Bundes con 5 punti (peggio allora solo lo Schalke 04 con un solo punto) ed eliminata già al primo turno di coppa dall'Elversberg. La squadra verrà affidata a Xabi Alonso, che non porterà il Leverkusen oltre al terzo posto nel girone di Champions, dietro a Porto e Club Brugge e davanti all'Atletico Madrid, ma darà una svolta pesante alla stagione portando il Leverkusen in semifinale di Europa League (dove verrà eliminato dalla Roma) e al sesto posto finale in Bundesliga.

Cronistoria

Piazzamenti a partire dal 1947:[10][11][12][13]

Cronistoria del Bayer 04 Leverkusen Fußball
  • 1904: fondazione del club
  • 1947-48 ·
  • 1948-49 ·
  • 1949-50 · 5º in 2.Oberliga West.

  • 1950-51 · 1º in 2.Oberliga West. Promosso in Oberliga West.
  • 1951-52 · 6º in Oberliga West.
  • 1952-53 · 10º in Oberliga West.
  • 1953-54 · 7º in Oberliga West.
  • 1954-55 · 3º in Oberliga West.
  • 1955-56 · 15º in Oberliga West. Retrocesso in 2.Oberliga West.
  • 1956-57 · 4º in 2.Oberliga West.
  • 1957-58 · 4º in 2.Oberliga West.
  • 1958-59 · 4º in 2.Oberliga West.
  • 1959-60 · 5º in 2.Oberliga West.

  • 1960-61 · 3º in 2.Oberliga West.
  • 1961-62 · 1º in 2.Oberliga West.
Promosso in Oberliga West.
Ammesso nel nuovo secondo livello, la Regionalliga West.
  • 1963-64 · 12º in Regionalliga West.
  • 1964-65 · 16º in Regionalliga West.
  • 1965-66 · 14º in Regionalliga West.
  • 1966-67 · 10º in Regionalliga West.
  • 1967-68 · 1º in Regionalliga West.
  • 1968-69 · 8º in Regionalliga West.
  • 1969-70 · 11º in Regionalliga West.

Salvo dopo lo spareggio con il Kickers Offenbach.
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato negli ottavi della Coppa UEFA.
Vince la DFB-Pokal (1º titolo).
Eliminato nei quarti della Coppa delle Coppe.
Semifinalista nella Coppa UEFA.
Eliminato nei quarti della Champions League.
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.

Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
Finalista nella Champions League.
Finalista nella DFB-Pokal.
Eliminato nella seconda fase a gruppi della Champions League.
Eliminato negli ottavi della Champions League.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nei quarti della Coppa UEFA.
Eliminato nei quarti della Coppa UEFA.
Finalista nella DFB-Pokal.

Eliminato negli ottavi dell'Europa League.
Eliminato negli ottavi della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi dell'Europa League.
Eliminato negli ottavi della Champions League.
Eliminato negli ottavi della Champions League.
Eliminato nella fase a gironi della Champions League.
Eliminato negli ottavi dell'Europa League.
Eliminato negli ottavi della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi dell'Europa League.
Finalista nella DFB-Pokal.
Eliminato nella fase a gironi della Champions League.
Eliminato nei quarti dell'Europa League.

Eliminato nei sedicesimi dell'Europa League.
Eliminato negli ottavi della DFB-Pokal.
Eliminato nel secondo turno della DFB-Pokal.
Eliminato negli ottavi dell'Europa League
Eliminato nel primo turno della DFB-Pokal.
Fase a gironi di Champions League
Eliminato in semifinale di Europa League

Strutture

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: BayArena.
Veduta panoramica della BayArena.

Dal 1958 il club disputa le proprie gare interne nella BayArena, che sorge a Leverkusen e che può ospitare 30.210 spettatori. Ristrutturato nel 1990 e nel 2009, l'impianto era conosciuto anche come Ulrich-Haberland-Stadion, assumendo l'attuale denominazione dal 2008.

Nella sua storia ha ospitato anche quattro partite della FIFA Women's World Cup 2011, incluso un quarto di finale.

Diffusione nella cultura di massa

In contrasto con molte altre squadre tedesche, che esaltano le proprie origini proletarie, il Bayer Leverkusen preferisce un'immagine di squadra della porta accanto, squadra "per le famiglie". L'impianto casalingo del Bayer è considerato non a caso uno dei più confortevoli dell'intera Germania.[senza fonte]

Il fatto di avere una solida base finanziaria alle spalle ha creato nei rivali la convinzione che il Bayer sia un club privo di tradizione sportiva, storia e cultura sportiva; una sorta di "squadra di plastica", senza un’anima, esistente solo come creatura della grande azienda farmaceutica che la sponsorizza, similmente a quanto avviene in Europa con club come il PSV, il Sochaux o il Sassuolo.[senza fonte]

Allenatori e presidenti

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Bayer 04 Leverkusen Fußball.

Tutti gli allenatori a partire dal 1948[14]:

Allenatori

Calciatori

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Bayer 04 Leverkusen Fußball.

Formazione del Secolo

Il 21 maggio 2004 il Bayer Leverkusen ha annunciato la Formazione del Secolo, secondo i voti via internet di oltre 4.000 tifosi, che hanno scelto i giocatori da una lista di 51 glorie antiche e recenti del club. Ecco la formazione votata:

Vincitori di titoli

I seguenti giocatori hanno ottenuto risultati di prestigio nel periodo di militanza nella società:

Palmarès

Competizioni nazionali

1992-1993
1978-1979
1967-1968 (Regionalliga Ovest)

Competizioni internazionali

1987-1988

Competizioni giovanili

1985–86, 1999-2000, 2006-2007
1991-1992, 2015-2016
1994

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali

Campionati nazionali

Dal dopoguerra il club ha giocato in massima divisione nell'Oberliga West soprattutto nella prima metà degli anni Cinquanta, prima di tornarvi stabilmente dalla Bundesliga 1979-1980. Qui ha ottenuto cinque secondi posto, l'ultimo dei quali nell'edizione 2010-2011, ed altrettanti terzi posto.

Dalla stagione 1949-1950 alla stagione 2022-2023 compresa, la squadra ha partecipato a:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Oberliga West 6 1951-1952 1962-1963 50
Bundesliga 44 1979-1980 2022-2023
2. Oberliga West 8 1949-1950 1961-1962 22
Regionalliga West 10 1963-1964 1972-1973
2. Fußball-Bundesliga 4 1975-1976 1978-1979
Verbandsliga Mittelrhein 2 1973-1974 1974-1975 2

Partecipazione alle coppe europee

Il Bayer Leverkusen ha vinto la Coppa UEFA 1987-1988 dopo aver battuto l'Espanyol nel doppio confronto: i tedeschi erano stati sconfitti per 3-0 in Spagna, avevano prevalso nell'incontro casalingo con identico punteggio al termine dei tempi regolamentari e supplementari e lo avevano poi vinto ai calci di rigore. Un altro risultato prestigioso raggiunto dal club è stato la disputa della finale della Champions League 2001-2002, persa per 2-1 contro il Real Madrid. Buono anche il raggiungimento della semifinale della Coppa UEFA 1994-1995: ad avanzare è stato il Parma poi vincitore.

Alla stagione 2022-2023 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali[17]:

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa dei Campioni/UEFA Champions League 13 1997-1998 2022-2023
Coppa delle Coppe 1 1993-1994
Coppa UEFA/UEFA Europa League 18 1986-1987 2021-2022
Coppa Intertoto 1 1995

Statistiche individuali

Per quanto riguarda le competizioni internazionali, Bernd Schneider è il giocatore con più presenze totali, 262, mentre Ulf Kirsten è il miglior marcatore, avendo realizzato 181 reti durante tutta la sua militanza nel club[17].

Statistiche di squadra

Nelle competizioni europee il Bayer Leverkusen ha ottenuto contro i georgiani della Dinamo Tbilisi la miglior vittoria in assoluto, un 6-1 nel secondo turno preliminare della UEFA Champions League 1997-1998, mentre la peggior sconfitta, un 7-1, è avvenuta contro gli spagnoli del Barcellona nel ritorno degli ottavi della UEFA Champions League 2011-2012[17].

Tifoseria

Tifosi del Bayer Leverkusen nel 2005.

Rivalità

  • Colonia: forte rivalità campanilistica dovuta alla vicinanza delle due città[18]

Organico

Lo stesso argomento in dettaglio: Bayer 04 Leverkusen Fußball 2023-2024.

Rosa 2023-24

Rosa e numerazione aggiornate al 1 settembre 2023.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Finlandia P Lukáš Hrádecký (capitano)
2 Bandiera della Croazia D Josip Stanišić
3 Bandiera dell'Ecuador D Piero Hincapié
4 Bandiera della Germania D Jonathan Tah
6 Bandiera della Costa d'Avorio D Odilon Kossounou
7 Bandiera della Germania C Jonas Hofmann
8 Bandiera della Germania C Robert Andrich
10 Bandiera della Germania C Florian Wirtz
11 Bandiera della Germania C Nadiem Amiri
12 Bandiera del Burkina Faso D Edmond Tapsoba
13 Bandiera del Brasile D Arthur
14 Bandiera della Rep. Ceca A Patrik Schick
17 Bandiera della Rep. Ceca P Matěj Kovář
18 Bandiera del Belgio C Noah Mbamba
N. Ruolo Calciatore
19 Bandiera dell'Inghilterra A Nathan Tella
20 Bandiera della Spagna D Alejandro Grimaldo
21 Bandiera della Francia C Amine Adli
22 Bandiera della Nigeria A Victor Boniface
23 Bandiera della Rep. Ceca C Adam Hložek
24 Bandiera dei Paesi Bassi D Timothy Fosu-Mensah
25 Bandiera dell'Argentina C Exequiel Palacios
30 Bandiera dei Paesi Bassi D Jeremie Frimpong
31 Bandiera del Belgio D Madi Monamay
32 Bandiera della Colombia C Gustavo Puerta
34 Bandiera della Svizzera C Granit Xhaka
36 Bandiera della Germania P Niklas Lomb
47 Bandiera della Germania C Ayman Aourir

Staff tecnico

Aggiornato al 5 ottobre 2022.

Staff dell'area tecnica
  • Bandiera della Spagna Xabi Alonso - Allenatore
  • Bandiera dell'Argentina Sebastián Parrilla - Allenatore in seconda
  • Bandiera della Spagna Alberto Encinas - Allenatore in seconda
  • Bandiera della Germania David Thiel - Preparatore dei portieri
  • Bandiera della Germania Marcel Daum - Collaboratore tecnico
  • Bandiera del Brasile Daniel Jouvin - Preparatore atletico
  • Bandiera della Germania Schahriar Bigdeli - Preparatore atletico
  • Bandiera della Germania Hans-Peter Lehnhoff - Team manager

Bayer Giants Leverkusen

Lo stesso argomento in dettaglio: Bayer Giants Leverkusen.

La sezione cestistica, fondata nel 1961, nel settembre 2008 ha dovuto ripartire dalle serie inferiori a causa di gravi problemi finanziari. Attualmente gioca in ProA, seconda divisione del campionato tedesco. Con 14 vittorie del campionato tedesco, di cui 7 consecutive tra il 1989 e il 1996 è una delle squadre più titolate di Germania. Con 10 titoli inoltre, detiene il record di coppe di Germania vinte.

Note

  1. ^ Dario Guglielmi, I soprannomi delle squadre della Fußball-Bundesliga, su paneecalcio.com, 21 febbraio 2014. URL consultato l'11 agosto 2021 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2021).
  2. ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 23 aprile 2014.
  3. ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 23 aprile 2014.
  4. ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 23 aprile 2014.
  5. ^ (EN) Bayer 04 Leverkusen, in www.abseits-soccer.com. URL consultato il 23 aprile 2014.
  6. ^ (EN) Neverkusen Podcast, in www.neverkusen-podcast.net. URL consultato il 6 marzo 2014.
  7. ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 6 marzo 2014.
  8. ^ (EN) Bayer 04 Leverkusen, in www.uefa.com. URL consultato il 23 aprile 2014.
  9. ^ Bayer 04 Leverkusen, in sport.repubblica.it. URL consultato il 27 aprile 2014.
  10. ^ [1]
  11. ^ [2]
  12. ^ Das deutsche Fußball-Archiv
  13. ^ Fussball.de - Ergebnisse
  14. ^ Bayer Leverkusen » Storia Allenatore, su calcio.com. URL consultato il 9 maggio 2021.
  15. ^ nel 1999, 2001, 2002, 2003, 2005, 2006 e 2008 vinse il premio con altra maglia
  16. ^ nel 2007, 2008, 2009 e 2010 vinse il premio con la maglia del Manchester United
  17. ^ a b c (EN) Bayer 04 Leverkusen, in www.uefa.com. URL consultato il 31 marzo 2016.
  18. ^ Germania: Ballack multato per offese al Colonia rolling-balls.blogspot.com

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