Bibhutibhushan Bandyopadhyay
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Bibhutibhushan Bandyopadhyay, noto anche con lo pseudonimo di Banerjee o Banerji[1] (in bengalese: বিভূতিভূষণ বন্দ্যোপাধ্যায় ; Kanchrapara, 12 settembre 1894[2] – Ghatshila, 1º novembre 1950[2]), è stato uno scrittore bengalese.
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Biografia
Primo di cinque figli, nacque il 12 settembre 1894 nel villaggio di Muratipur, vicino a Kanchrapara. Il padre Mahananda Banerjee era un noto studioso di sanscrito[2]. Studiò alla Bongaon High School, una delle più antiche scuole dell'India britannica. Si laureò in economia, storia e sanscrito al Surendranath College (allora chiamato Ripon College) di Calcutta[1]. Per motivi economici non poté iscriversi al corso post-laurea all'Università di Calcutta, iniziò a lavorare come insegnante in una scuola di Jangipara, nel Distretto di Hooghly[1] e poi alla Khelatchandra Memorial School.
Nel 1921 scrisse il primo racconto dal titolo Upekshita su Probashi, una delle principali riviste letterarie bengalesi dell'epoca[3]. Non attirò l'attenzione della critica fino al 1929, quando scrisse il suo primo romanzo dal titolo Pather Panchali, a cui seguì Aparajito (pubblicato inizialmente come romanzo d'appendice in un periodico nel 1928[4]). Entrambi i libri furono tradotti in numerose lingue[5] e adattati a livello cinematografico nella Trilogia di Apu (formata dai film Il lamento sul sentiero, Aparajito e Il mondo di Apu) da Satyajit Ray[6].
Nel 1940 ideò il personaggio immaginario Taranath Tantrik, un astrologo e occultista che compare in alcuni suoi libri. Il personaggio è stato ripreso nei libri Taranath Tantric (1985) e Alatchakra (2003) scritti dal figlio Taradas Bandyopadhyay[7].
Bandyopadhyay morì a Ghatshila il 1º novembre 1950 a causa di un infarto. Nel 1951 gli venne conferito postumo il Rabindra Puraskar, che è il più importante premio letterario del Bengala occidentale, per l'opera Ichhamati[1].
Stile e critica
Le sue opere, principalmente romanzi d'avventura, sono in gran parte ambientate nel Bengala rurale, alcune a Bangaon, tra cui Pather Panchali, Adarsha Hindu Hotel, Ichamati e Bipiner Sansar, mentre Aranyak è ambientato in una foresta a Bhagalpur[8]. Chander Pahar, Hira Manik Jwale e Maraner Donka Baje sono ambientati nelle montagne del Richtersveldt, nel deserto del Kalahari, nelle isole indocinesi e tra le rovine di antiche città imperiali indù e in Cina durante la seconda guerra mondiale.
Pather Panchali è considerata una delle più grandi opere letterarie che descrivono la vita rurale e come uno dei migliori romanzi nella letteratura indiana del ventesimo secolo[5][9]. La traduzione del 1968 a opera di TW Clark e Tarapada Mukherji, pubblicata dall'Indiana University Press, è inserita nella collezione di opere rappresentative dell'UNESCO[10]. Una versione leggermente modificata del romanzo è stata introdotta dal 2013 nei corsi di bengalese nelle scuole secondarie indiane[11].
Parti dell'opera sono state tradotte e inserite nell'antologia The Picador Book of Modern Indian Literature di Amit Chaudhuri, che ha definito il romanzo come «unico per la sua tenerezza e poesia»[12]. Il critico Martin Seymour-Smith in Guide to Modern World Literature del 1975, descrive Bandyopadhyay come «forse il migliore di tutti i romanzieri indiani moderni»[9] e a proposito di Pather Panchali afferma che «probabilmente nulla nella letteratura indiana del ventesimo secolo, in prosa o poesia, arriva al suo livello»[9].
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Opere
Romanzi
- Pather Panchali (1929)
- Aparajito (1931)
- Chander Pahar (1937)
- Aranyak (1939)
- Adarsha Hindu Hotel (1940)
- Dristi Pradeep (1941)
- Bipiner Sangsar (1941)
- Dui Bari (1941)
- Anubartan (1942)
- Mismider Kabach (1942)
- Debjan (1943)
- Hire Manik Jale (1946)
- Ichhamati (1950 - postumo)
- Ashani Sanket (1959 - postumo)
- Aam Aatir Bhenpu (1963 - postumo)
- Kajal (2011 - postumo)
- Kedar Raja (postumo)
- Dampati (postumo)
- Sundarbane Sat Batsar (postumo)
- Maroner Danka Baje (postumo)
Raccolte di racconti
- Megha Mallar (1956)
- Mauriphool
- Jatrabadol
- Jonmo o Mrittu
- Kinnardal
- Taal Nabami
- Benigir Fulbari
- Nabagata
- Taranath Tantrik
Adattamenti cinematografici delle sue opere
- Il lamento sul sentiero (Pather Panchali), regia di Satyajit Ray (1955)[13]
- Aparajito, regia di Satyajit Ray (1956)[13]
- Adarsha Hindu Hotel, regia di Ardhendu Sen (1957)[14]
- Il mondo di Apu (Apur Sansar), regia di Satyajit Ray (1959)[13]
- Baksa Badal, regia di Nityananda Datta (1970)[15]
- Nishi Padma, regia di Arabinda Mukhopadhyay (1970)[13]
- Amar Prem, regia di Shakti Samanta (1972)[13]
- Nimantran, regia di Tarun Majumdar (1971)[13]
- Tuoni lontani (Ashani Sanket), regia di Satyajit Ray (1973)[16]
- Alo, regia di Tarun Majumdar (2003)[17]
- The festival (Talnabami), regia di Dhananjoy Mandal (2003)
- Bhalobasar Onek Naam, regia di Tarun Majumdar (2006)[18]
- Chander Pahar, regia di Kamaleshwar Mukherjee (2013)[19]
- Amazon Obhijaan, regia di Kamaleshwar Mukherjee (2017)[20]
- Colours of Innocence, regia di Manas Mukul Pal (2017)[21]
- Avijatrik, regia di Subhrajit Mitra (2021)[22]
Note
- ^ a b c d (EN) Bibhutibhushan Bandyopadhyay, su parabaas.com. URL consultato il 2 settembre 2024.
- ^ a b c (EN) Bibhutibhushan Bandopadhyay, su whereincity.com. URL consultato il 1º settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2009).
- ^ (EN) Indranātha Caudhurī (a cura di), Bandyopadhyay Bibhutibhushan, in Issued on the Occasion of Frankfurt World Book Fair, Nuova Delhi, Sahitya Akademi, 1986, p. 11, OCLC 214787431.
- ^ (EN) Andrew Robinson, Satyajit Ray: the inner eye, Berkeley, University of California Press, 1989, p. 74, ISBN 9780520069466.
- ^ a b (EN) Amaresh Datta (a cura di), Encyclopaedia of Indian Literature, I, Delhi, Sahitya Akademi, 1987, pp. 364-365, ISBN 81-260-1803-8, OCLC 1415128561. URL consultato il 2 settembre 2024.
- ^ RAY, Satyajit, su treccani.it. URL consultato il 2 settembre 2024.
- ^ (EN) Q's Taranath Tantrik to start streaming today on Hoichoi, su boxofficeindia.co.in. URL consultato il 1º settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2019).
- ^ (EN) Aranyak by Bibhutibhushan Bandyopadhyay, su purplepencilproject.com. URL consultato il 1º settembre 2024.
- ^ a b c (EN) Martin Seymour-Smith, Guide to modern world literature, Londra, Wolfe, 1973, p. 172, ISBN 9780723404125.
- ^ (EN) Pather panchali. Song of the road; a Bengali novel. Translated into English by T. W. Clark and Tarapada Mukherji, su catalogue.nla.gov.au. URL consultato il 1º settembre 2024.
- ^ (EN) Pather Pancali to make students language conscious, su timesofindia.indiatimes.com. URL consultato il 31 agosto 2024.
- ^ (EN) Amit Chaudhuri, The Picador Book of Modern Indian Literature, Macmillan, 2001, p. 66, ISBN 9780330343633.
- ^ a b c d e f (EN) Jaideva C. Goswami, Glimpses of India, Notion Press, 2023, ISBN 979-8891339736. URL consultato il 2 settembre 2024.
- ^ (EN) Hidden battles, su telegraphindia.com. URL consultato il 2 settembre 2024.
- ^ (EN) Baksa Badal (1970), su thedailystar.net. URL consultato il 2 settembre 2024.
- ^ (EN) Ashani Sanket (Distant Thunder), su satyajitray.ucsc.edu. URL consultato il 2 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2009).
- ^ (EN) Narrative Of Tagore’s Songs Used In Tarun Majumdar’s Alo (2003), su learningandcreativity.com. URL consultato il 2 settembre 2024.
- ^ (EN) What craft?, su telegraphindia.com. URL consultato il 2 settembre 2024.
- ^ (EN) Mountains of the Moon, su rogerebert.com. URL consultato il 2 settembre 2024.
- ^ (EN) This Amazon Obhijaan poster is biggest in Bengali film history, taller than even Big Ben, Qutub Minar, su financialexpress.com. URL consultato il 2 settembre 2024.
- ^ (EN) A Portrait of Hope, su indianexpress.com. URL consultato il 2 settembre 2024.
- ^ (EN) Reigniting the world of Apu on celluloid with the teaser launch of Avijatrik — The wanderlust of Apu, su telegraphindia.com. URL consultato il 2 settembre 2024.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Bandopadhyay, Bibhutibhushan, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Bibhutibhushan Bandyopadhyay, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Bibhutibhushan Bandyopadhyay, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Bibhutibhushan Bandyopadhyay, su Goodreads.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 107026612 · ISNI (EN) 0000 0001 0930 392X · SBN UFIV083296 · Europeana agent/base/74859 · LCCN (EN) n50027062 · GND (DE) 119350483 · BNF (FR) cb11995714j (data) · J9U (EN, HE) 987007278252805171 |
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