Hugo Cabret

Hugo Cabret
Isabelle (Chloë Grace Moretz) e Hugo (Asa Butterfield) in una scena del film
Titolo originaleHugo
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito, Francia
Anno2011
Durata126 min
Rapporto1,85:1
Generestorico, avventura, fantastico, drammatico
RegiaMartin Scorsese
SoggettoBrian Selznick (romanzo La straordinaria invenzione di Hugo Cabret)
SceneggiaturaJohn Logan
ProduttoreMartin Scorsese, Johnny Depp, Tim Headington, Graham King
Produttore esecutivoDavid Crockett, Barbara De Fina, Christi Dembrowski, Georgia Kacandes, Charles Newirth, Emma Tillinger Koskoff
Casa di produzioneParamount Pictures, GK Films, Infinitum Nihil
Distribuzione in italiano01 Distribution
FotografiaRobert Richardson
MontaggioThelma Schoonmaker
Effetti specialiRobert Legato, Joss Williams, Ben Grossmann, Alex Henning
MusicheHoward Shore
ScenografiaDante Ferretti, David Warren, Francesca Lo Schiavo
CostumiSandy Powell
TruccoMorag Ross, Jan Archibald
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo originale del film

Hugo Cabret (Hugo) è un film del 2011 in 3D diretto e co-prodotto da Martin Scorsese.

Il film racconta, attraverso la storia romanzata di Hugo Cabret e del suo automa, la riscoperta ed il riconoscimento dell'opera (reale) del pioniere della cinematografia Georges Méliès.

La pellicola ha come interpreti protagonisti Asa Butterfield, Chloë Grace Moretz, Ben Kingsley, Helen McCrory, Christopher Lee, Sacha Baron Cohen e Jude Law ed è direttamente tratta dal romanzo La straordinaria invenzione di Hugo Cabret di Brian Selznick, del 2007. Hugo Cabret è il primo film in 3D girato da Scorsese, il quale ha utilizzato di sua scelta tale tecnica per dare un'ulteriore impronta stilistica al film ed ha fatto uscire il film in 3D anche per il mercato domestico.[1]

Ai Golden Globe 2012 il film ha fatto guadagnare a Martin Scorsese il premio come miglior regista, mentre ai Premi Oscar 2012 si è aggiudicato 5 statuette su 11 nomination.

Il dizionario di cinema Il Mereghetti assegna al film tre stellette e mezzo su quattro. Invece il critico Roger Ebert gli ha assegnato 4 stelle su 4, definendolo il film più personale di Martin Scorsese.

Trama

Negli anni '30, Hugo Cabret è un orfano di dodici anni che vive nascosto in una stazione ferroviaria a Parigi. Hugo aveva perso la madre da piccolo e viveva con il padre, un orologiaio morto a causa di un incendio avvenuto al museo dove lavorava. Rimasto inizialmente a vivere con lo zio Claude, manutentore degli orologi della stazione, il ragazzo, per sopravvivere, si è ritrovato costretto a mettere in atto continui furti e sotterfugi ed a diventare egli stesso manutentore degli orologi (in quanto lo zio, dopo avergli insegnato a manovrare gli orologi, lo ha abbandonato) e riparatore di ogni sorta di congegni e meccanismi. Di suo padre gli è rimasta la passione per il cinema e un automa meccanico che il padre aveva trovato nel museo e che aveva tentato di riparare (avendo visto che aveva un pennino in mano e credendo quindi che potesse scrivere), sfuggito all'incendio. Per sua sfortuna, alla stazione ferroviaria vive anche Gustav, un reduce della grande guerra e ispettore ferroviario, responsabile della sicurezza pubblica nella stazione, che arresta e fa imprigionare senza pietà chiunque sorprenda a compiere anche il più piccolo gesto illecito, tra cui anche diversi bambini, monelli e orfani che, vivendo di espedienti, cercano di sottrarsi all'orfanotrofio.

Hugo instaura così un rapporto speciale con l'automa, una relazione dai risvolti misteriosi, e con Isabelle, una ragazzina adottata dal proprietario del chiosco di giocattoli della stazione, l'anziano Georges Méliès, a cui Hugo ha rubato molti pezzi meccanici per riparare l'automa, venendo infine scoperto dall'uomo e costretto a lavorare per lui. In realtà l'automa è stato costruito proprio da “papà Georges” (in quanto, una volta riparato ed azionato, non scrive ma disegna un'immagine di un film di Méliès e firma il disegno con il nome dell'uomo), che grazie alle ricerche effettuate dai due ragazzi si rivelerà essere stato il più famoso e importante regista dell'anteguerra, inventore delle più strabilianti tecniche cinematografiche, al confine tra il sogno e la magia. Méliès ha abbandonato l'attività cinematografica proprio a seguito dello scoppio del conflitto e della morte in un incidente di due suoi fidati collaboratori, i genitori di Isabelle (la quale è stata adottata da Georges e non ha mai saputo chi è realmente il suo padrino), eventi che lo hanno indotto a far distruggere le sue pellicole, a comprare il chiosco dei giocattoli con il denaro guadagnato ed a ritirarsi a vita privata, venendo creduto morto da tutti.

Citazioni e omaggi

Sono poi citati ed omaggiati numerosi film usciti negli anni in cui il cinema costituiva una grande innovazione tecnologica:

Riconoscimenti

Note

  1. ^ Trivia su imdb, su imdb.com. URL consultato il 20 febbraio 2014.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN177993798 · LCCN (ENn2011030782 · GND (DE7844268-0 · BNE (ESXX5258148 (data) · BNF (FRcb165584018 (data) · J9U (ENHE987009950821505171
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema