Simone Adolphine Weil (Parigi, 1909 – Ashford, 1943) è stata una filosofa, mistica e scrittricefrancese, la cui fama è legata, oltre che alla vasta produzione saggistico-letteraria, alle drammatiche vicende esistenziali che ella attraversò, dalla scelta di lasciare l'insegnamento per sperimentare la condizione operaia, fino all'impegno come attivistapartigiana, nonostante i persistenti problemi di salute.
Sorella del matematico André Weil, fu vicina al pensiero anarchico e all'eterodossiamarxista. Ebbe un contatto diretto, sebbene conflittuale, con Lev Trotsky, e fu in rapporto con varie figure di rilievo della cultura francese dell'epoca. Nel corso del tempo, legò se stessa all'esperienza della sequela cristiana, pur nel volontario distacco dalle forme istituzionali della religione, per fedeltà alla propria vocazione morale di presenziare fra gli esclusi. La strenua accettazione della sventura, tema centrale della sua riflessione matura, ebbe ad essere, di pari passo con l'attivismo politico e sociale, una costante delle sue scelte di vita, mosse da una vivace dedizione solidaristica, spinta fino al sacrificio di sé.
La sua complessa figura, accostata in seguito a quelle dei santi, è divenuta celebre anche grazie allo zelo editoriale di Albert Camus, che dopo la morte di lei, a soli 34 anni, ne ha divulgato e promosso le opere, i cui argomenti spaziano dall'etica alla filosofia politica, dalla metafisica all'estetica, comprendendo alcuni testi poetici.
Se sei interessato a condividere le tue conoscenze nel campo della filosofia, leggi come scrivere una voce e visita il progetto Filosofia, dove i Wikipediani si coordinano per la scrittura e il miglioramento delle voci su questo argomento.
Se vuoi chiarimenti o ti serve aiuto, fai un salto a La botte di Diogene, il luogo di discussione degli utenti che si occupano di filosofia.