Kurt Hamrin
Kurt Hamrin | ||
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Hamrin nel 1970 | ||
Nazionalità | Svezia | |
Altezza | 170[1] cm | |
Peso | 70[1] kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | |
Termine carriera | 1972 - giocatore 1972 - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1946-1947 | Huvudsta IS | |
1947-1948 | Råsunda IS | |
1949-1951 | AIK | |
Squadre di club1 | ||
1951-1955 | AIK | 63 (54) |
1956-1957 | Juventus | 23 (8) |
1957-1958 | → Padova | 30 (20) |
1958-1967 | Fiorentina | 289 (151) |
1967-1969 | Milan | 36 (9) |
1969-1971 | Napoli | 22 (3) |
1972 | IFK Stoccolma | 10 (5) |
Nazionale | ||
1953-1965 | Svezia | 32 (16) |
Carriera da allenatore | ||
1971-1972 | Pro Vercelli | |
Palmarès | ||
Mondiali di calcio | ||
Argento | Svezia 1958 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Kurt Roland Hamrin ([kɵʈ hamˈriːn]; Stoccolma, 19 novembre 1934) è un ex calciatore e allenatore di calcio svedese, di ruolo attaccante.
Bandiera della Fiorentina, fu attivo nel campionato italiano dove, con 191 reti in Serie A, è il nono miglior marcatore della competizione[2] con una media gol pari a 0,48 per partita[3]. Si segnala inoltre per essere, con 400 presenze nella massima divisione, il settimo calciatore non italiano con più partite disputate[4]. Nonostante sia annoverato tra i goleador più prolifici, in Italia non vinse mai il titolo di capocannoniere, riconoscimento invece ottenuto nella nativa Svezia.
Hamrin fu inoltre membro della nazionale del suo paese, con la quale prese parte al campionato del mondo 1958 organizzato proprio nello Stato scandinavo, raggiungendo la finale.
Biografia
Hamrin è il quinto figlio di un imbianchino, Karl, e da adolescente lavorò come apprendista operaio e poi come zincografo per il giornale svedese Dagens Nyheter[5]. Nel 1953, diciannovenne, conobbe Marianne, di un anno più giovane di lui, con la quale si sposò due anni più tardi e ha festeggiato nel 2005 le nozze d'oro[5]. La coppia ha avuto cinque figli: Susanna, Carlotta, Piero, Riccardo ed Erika[5]. Cessata l'attività sportiva, Hamrin intraprese quella di commerciante, importando ed esportando tra Svezia e Italia oggetti in ceramica; tuttavia il crescente numero di prodotti di fattura cinese sul mercato lo portò a essere non sufficientemente competitivo e dunque alla chiusura[6]. Fino al 2008 è stato anche talent-scout per conto del Milan in Toscana. Vive a Coverciano, dove fino a qualche anno fa ha insegnato calcio ai bambini della squadra Settignanese[6][7].
Caratteristiche tecniche
Il giornale sportivo la Gazzetta dello Sport lo ha definito come «un'ala destra elegante e micidiale. Aveva tiro e segnava con facilità. Aveva fantasia e visione di gioco. Era lieve e veloce, in campo volava: lo chiamano Uccellino. Era un grande opportunista: con dribbling stretti, scatti, guizzi e allunghi puntava sempre l'avversario cercando il tunnel o il rimpallo»[5]. Era inoltre ambidestro sia nel palleggio che nel tiro[8].
Carriera
Giocatore
Club
Gli inizi e l'AIK
L'epifania calcistica di Hamrin è dovuta all'ex calciatore Per Kaufeldt, sei volte capocannoniere del campionato svedese e medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 1924[6]. Dopo aver militato con lo Huvudsta IS e il Råsunda IS per un anno ciascuno, Hamrin passò all'AIK Stoccolma, con cui debuttò diciannovenne in prima divisione, il 10 maggio 1953 contro l'IFK Malmö[1]. Nella stagione 1954-1955 fu capocannoniere in campionato con 22 gol in altrettante partite disputate[1]. Il calcio svedese non era ancora professionistico, così il club non riconosceva alcuno stipendio ai calciatori, ma solo un compenso a partita: cinquanta corone (circa 15 euro) in caso di vittoria o pareggio, mentre le sconfitte non erano remunerate; ciò costringeva Hamrin a svolgere la summenzionata professione di zincografo[5].
Juventus
Giovanni Agnelli, presidente della Juventus, lo notò durante una partita tra Portogallo e Svezia[9] e decise di ingaggiarlo, pagando quindicimila dollari[10]. È da segnalare altresì una versione secondo la quale il giocatore sarebbe stato suggerito da un minatore italiano che lavorava in Svezia, il quale nel novembre del 1955 inviò una lettera ad Agnelli[8].
L'avvio di Hamrin fu positivo, con due gol all'esordio contro la Lazio e ulteriori marcature contro Torino, Inter e Udinese, ma poi intervennero tre infortuni consecutivi che portarono a ritenere che la caviglia del calciatore fosse eccessivamente fragile, sebbene egli si lamentasse del fatto che i tempi di guarigione fossero stati troppo accelerati[5].
Padova
L'anno seguente, con l'acquisto da parte della Juventus del gallese John Charles e dell'argentino Omar Sívori, per via del regolamento che consentiva di tesserare solo due stranieri per squadra Hamrin fu ceduto al Calcio Padova[5]. È stato inoltre detto che il capitano bianconero, Giampiero Boniperti, abbia spinto per tale soluzione, dacché, sul piano tattico, la presenza di Hamrin gli impediva di concludere le azioni da lui stesso imbastite come avrebbe desiderato[11].
Nella squadra allenata da Nereo Rocco, suo estimatore che gli diede il soprannome di Faina[10], Hamrin realizzò venti gol in trenta partite, contribuendo fattivamente al raggiungimento del terzo posto in campionato, miglior piazzamento nella storia patavina. Assieme al compagno d'attacco Sergio Brighenti costituì il necessario complemento di una formazione che già poteva contare su una solida difesa schierata secondo i dettami del catenaccio[12]. Nonostante la permanenza di durata appena annuale tra le file del club, Hamrin è stato annoverato tra i componenti della squadra ideale formata dai migliori giocatori di sempre del Padova[13].
Fiorentina
L'ottima stagione gli valse il passaggio alla Fiorentina, al tempo in cerca di un'ala destra che sostituisse il campione Julinho[14]. Con Hamrin, in nove anni la squadra di Firenze non riuscì mai a vincere il campionato (terminò due volte seconda)[10], anche per via della presenza di avversari altamente competitivi, come la già citata Juventus del Trio Magico, il Milan prima di Juan Alberto Schiaffino e poi di José Altafini, e infine la Grande Inter del presidente Angelo Moratti[14].
Tuttavia arrivarono le vittorie in Coppa Italia (1961 e 1966), Coppa delle Coppe, Coppa delle Alpi e Coppa Mitropa, nonché 151 marcature, grazie alle quali Hamrin è stato per più di trent'anni il primatista di reti segnate in Serie A con la Fiorentina, superato da Gabriel Batistuta nel 2000[15].
Con la squadra toscana raggiunse un altro traguardo: il 2 febbraio 1964, nella partita Atalanta-Fiorentina 1-7, segnò una cinquina, record per un giocatore in una partita in trasferta di Serie A[10]. Nello stesso periodo fu soprannominato Uccellino dal giornalista Beppe Pegolotti de La Nazione, il quale pubblicò un articolo dal titolo «Uccellino che vola»[14].
Milan
Durante la militanza in maglia viola, Hamrin fu più volte sul punto di cambiare squadra: nel 1963 Helenio Herrera stava per portarlo all'Inter in uno scambio col brasiliano Jair, rinunciandovi perché non pienamente convinto, mentre nel 1965 Rocco lo voleva al Torino, ma desistette perché il conguaglio richiestogli dalla Fiorentina (circa trenta milioni) fu giudicato sospettosamente basso[14].
Nel 1967 Rocco si ricredette e, passato al Milan, fece sì che l'ormai trentatreenne Hamrin si unisse a una squadra composta da altri giocatori piuttosto anziani (tra cui i centrocampisti Giovanni Trapattoni e Giovanni Lodetti)[14]. Coi rossoneri Hamrin vinse lo scudetto, cui si aggiunse la Coppa delle Coppe nel 1968 (suoi i due gol in finale all'Amburgo)[9] e la Coppa dei Campioni l'anno seguente, quando marcò il secondo gol che permise alla squadra di vincere la semifinale d'andata contro il Manchester United (campione in carica) per 2-0[16]. Con la maglia rossonera disputò complessivamente 61 partite segnando 17 gol.
Napoli e IFK Stoccolma
All'età di trentasette anni chiuse la carriera professionistica col Napoli, con cui militò per due stagioni, di cui solo la seconda da titolare.
Tuttavia, dopo l'effimera esperienza da allenatore in Italia, una volta tornato in Svezia per ragioni d'affari (lì gestiva alcuni negozi ed era richiesto per delle pubblicità), il presidente dell'IFK Stockholm propose a Hamrin di giocare per il club, attivo a livello dilettantistico: l'accordo prevedeva come remunerazione una percentuale sugli incassi delle partite alle quali il calciatore partecipava[17]. Complessivamente giocò dieci incontri durante i quali segnò cinque gol[18]
Nazionale
Con la Nazionale Hamrin disputò 32 partite segnando 16 gol[19]. Con la Svezia giocò anche la finale del campionato del mondo 1958, persa 5-2 in casa contro il Brasile di Pelé. Fu il capocannoniere della squadra al torneo, con quattro reti realizzate contro Ungheria (due)[20], Unione Sovietica[21] e Germania Ovest (scartando sei difensori)[9].
Le prestazioni offerte gli consentirono di piazzarsi al quarto posto nella graduatoria del Pallone d'oro 1958[22].
Allenatore
Hamrin ha avuto anche una breve parentesi come allenatore della Pro Vercelli, dal novembre del 1971 al gennaio del 1972, quando fu esonerato dall'incarico a causa dei risultati negativi. Dopo questa esperienza ha deciso di non proseguire la carriera da tecnico[9].
Statistiche
Presenze e reti nei club
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1951-1952 | AIK | D2 | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 0 |
1952-1953 | AS | 6 | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 6 | 4 | |
1953-1954 | AS | 22 | 15 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 22 | 15 | |
1954-1955 | AS | 22 | 22 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 22 | 22 | |
1955-1956 | AS | 12 | 13 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 12 | 13 | |
Totale AIK | 63 | 54 | - | - | - | - | - | - | 63 | 54 | |||||
1956-1957 | Juventus | A | 23 | 8 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 23 | 8 |
1957-lug. 1958 | Padova | A | 30 | 20 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 32 | 20 |
set. 1958 | Fiorentina | A | 0 | 0 | CI | 3 | 3 | - | - | - | - | - | - | 3 | 3 |
1958-1959 | A | 32 | 26 | CI | 2 | 0 | - | - | - | CA | 2 | 4 | 36 | 30 | |
1959-1960 | A | 34 | 26 | CI | 4 | 2 | - | - | - | CM+CA | 2+2 | 1+1 | 42 | 30 | |
1960-1961 | A | 31 | 14 | CI | 3 | 0 | CdC | 6 | 6 | CdA | - | - | 40 | 20 | |
1961-1962 | A | 32 | 15 | CI | 2 | 1 | CdC | 7 | 6 | CM | 6 | 8 | 48 | 30 | |
1962-1963 | A | 31 | 14[23] | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 32 | 14 | |
1963-1964 | A | 33 | 19 | CI | 5 | 4[24] | - | - | - | CPKR | 3 | 5 | 41 | 28 | |
1964-1965 | A | 34 | 8 | CI | 1 | 0 | CdF | 2 | 1 | CM | 2 | 1 | 39 | 10 | |
1965-1966 | A | 30 | 12 | CI | 4 | 5 | CdF | 4 | 3 | CM | 2 | 1 | 40 | 21 | |
1966-1967 | A | 32 | 16 | CI | 1 | 0 | CdC | 2 | 0 | CM | 6 | 6 | 41 | 22 | |
Totale Fiorentina | 289 | 150 | 27 | 15 | 21 | 16 | 25 | 27 | 362 | 208 | |||||
1967-1968 | Milan | A | 23 | 8 | CI | 8 | 2 | CdC | 8 | 4 | - | - | - | 39 | 14 |
1968-1969 | A | 13 | 1 | CI | 3 | 1 | CC | 6 | 1 | - | - | - | 22 | 3 | |
Totale Milan | 36 | 9 | 11 | 3 | 14 | 5 | - | - | 61 | 17 | |||||
1969-1970 | Napoli | A | 5 | 1 | CI | 0 | 0 | CdF | 1 | 0 | CAI | 5 | 2 | 11 | 3 |
1970-1971 | A | 17 | 2 | CI | 6 | 0 | - | - | - | - | - | - | 23 | 2 | |
Totale Napoli | 22 | 3 | 6 | 0 | 1 | 0 | 5 | 2 | 34 | 5 | |||||
1972 | IFK Stoccolma | D3 | 10 | 5 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 10 | 5 |
Totale carriera | 473 | 249 | 46 | 18 | 36 | 21 | 30 | 29 | 585 | 317 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
Statistiche da allenatore
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | |||||||||||||||||||
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Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | ||
nov. 1971-feb. 1972 | Pro Vercelli | C | 15 | 1 | 5 | 9 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 15 | 1 | 5 | 9 | 6,67 |
Totale carriera | 15 | 1 | 5 | 9 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 15 | 1 | 5 | 9 | 6,67 |
Palmarès
Giocatore
Club
Competizioni nazionali
- Coppa Italia: 2
- Milan: 1967-1968
Competizioni internazionali
- Fiorentina: 1961
- Fiorentina: 1965-1966
- Milan: 1968-1969
Individuale
- Capocannoniere del campionato svedese: 1
- 1954-1955 (22 gol)
- Capocannoniere della Coppa dell'Amicizia italo-francese: 1
- 1959 (4 gol)
- Capocannoniere della Coppa delle Coppe: 1
- 1960-1961 (6 gol)
- Capocannoniere della Coppa Mitropa: 2
- Capocannoniere della Coppa Italia: 2
- Capocannoniere Coppa Piano Karl Rappan: 1
- 1963-1964 (5 gol)
Note
- ^ a b c d (SE) KURT HAMRIN - 1900-TALETS AIK-LEGEND Archiviato il 25 dicembre 2004 in Internet Archive.. Aik.se.
- ^ Roberto Di Maggio. (EN) Italy - All-Time Topscorers Archiviato il 1º marzo 2019 in Internet Archive.. RSSSF.
- ^ Record Assoluti. Gazzetta.it.
- ^ Lo precedono l'argentino Javier Zanetti, lo sloveno Samir Handanovič, l'italo-brasiliano José Altafini, il francese Sébastien Frey, il macedone Goran Pandev e lo slovacco Marek Hamšík
- ^ a b c d e f g Germano Bovolenta, Quando Uccellino era Hamrin, 8 maggio 2005, p. 1.
- ^ a b c Pietro Cabras. Vi ricordate Hamrin? Noi vi diciamo come vive Archiviato il 28 ottobre 2011 in Internet Archive.. Corrieredellosport.it.
- ^ Gianni Mura, Hamrin, magìa di un numero 7 chiamato Uccellino: "Il nostro calcio leale", La Repubblica.it, 5 agosto 2014
- ^ a b Hamrin è stato consigliato da un minatore italiano in Svezia, in Stampa Sera, 24 maggio 1956.
- ^ a b c d Giuseppe Bagnati, C'è Napoli-Fiorentina la gara di uccellino Hamrin, su gazzetta.it, 3 marzo 2008.
- ^ a b c d 1964: Hamrin 5 gol in una sola gara Archiviato il 23 aprile 2014 in Internet Archive., Corrieredellosport.it.
- ^ Gianni Brera, Storia critica del calcio italiano, Baldini Castoldi Dalai, 1998, p. 281. ISBN 8880895443
- ^ La storia biancoscudata : L'era Rocco, su padovacalcio.it (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2011).
- ^ Calcio Padova. La squadra del cuore. Kurt Hamrin[collegamento interrotto], Padovanews.it.
- ^ a b c d e Luca Calamai, Hamrin, il ricordo mette le ali, in la Gazzetta dello Sport, 6 febbraio 1999, p. 7.
- ^ Giansandro Mosti, Almanacco Viola, Scramasax, Firenze, 2004, pp. 342, 344, 347.
- ^ Rete risultata decisiva ove si consideri che la partita di ritorno fu vinta dagli inglesi per 1-0.
- ^ Walter Rosboch, Hamrin in Svezia fa ancora cassetta, in Stampa Sera, 7 agosto 1972, p. 10.
- ^ (EN) Kurt Hamrin. Playerhistory.com.
- ^ V. infra, Cronologia presenze e reti in Nazionale.
- ^ (EN) Sweden - Hungary Archiviato il 22 agosto 2012 in Internet Archive.. Fifa.com.
- ^ (EN) Sweden - Soviet Union Archiviato il 19 dicembre 2007 in Internet Archive.. Fifa.com.
- ^ José Luis Pierrend. (EN) European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 1958 Archiviato l'11 marzo 2007 in Internet Archive.. RSSSF.
- ^ 15 secondo altre fonti.
- ^ 5 secondo Atf-firenze.it.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kurt Hamrin
Collegamenti esterni
- Kurt Hamrin, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Kurt Hamrin, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Kurt Hamrin (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Kurt Hamrin (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Kurt Hamrin, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN, RU) Kurt Hamrin, su eu-football.info.
- Dario Marchetti (a cura di), Kurt Hamrin, su Enciclopediadelcalcio.it, 2011.
- (EN) Marcel Haisma, Kurt Hamrin - Matches in European Cups, su rsssf.com, 31 luglio 2008.
- Luca Calamai, Hamrin, campione in campo e nella vita, su museofiorentina.it.
- Simone Cerino, Kurt Hamrin, magia di un numero Sette, su museofiorentina.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 39361782 · ISNI (EN) 0000 0000 5382 7600 · WorldCat Identities (EN) viaf-39361782 |
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