Maria di Betania
Santa Maria di Betania | |
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Cristo nella casa di Marta e Maria, Jan Vermeer, prima del 1654-1655, olio su tela (National Gallery of Scotland, Edimburgo) - Maria è seduta ai piedi di Gesù | |
Sorella di Lazzaro | |
Nascita | I secolo circa |
Morte | I secolo circa |
Venerata da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 29 luglio |
Maria di Betania (in aramaico: מרים, Maryām; in greco antico: Μαρία?, Maria; in ebraico מִרְיָם?, Miryām, "bambina attesa", "amara" o "ribelle") è una donna, citata in due dei quattro vangeli canonici del Nuovo Testamento, che, assieme alla sorella Marta e al fratello Lazzaro, viveva nel villaggio di Betania, vicino a Gerusalemme.
È venerata come santa da tutte le confessioni cristiane che ne ammettono il culto.
Riferimenti biblici
Maria di Betania è citata in tre occasioni:
- nel Vangelo secondo Luca 10,38-42[1], le due sorelle accolgono Gesù in casa, ma mentre Marta si occupa delle faccende domestiche, Maria si siede ad ascoltare la parola di Gesù. Marta se ne lamenta con Gesù, ma questi le risponde: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».
- nel Vangelo secondo Giovanni 11,1-46[2], le due sorelle mandano a chiamare Gesù perché venga a guarire Lazzaro che si è ammalato, ma Gesù si attarda e quando giunge Lazzaro è già morto. Maria lo accoglie esclamando: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù quindi si reca al sepolcro e risuscita Lazzaro.
- nel Vangelo secondo Giovanni 12,1-8[3], mentre Lazzaro e le sue sorelle ospitano Gesù a cena, Maria cosparge i piedi di Gesù con un unguento molto prezioso e li asciuga con i propri capelli. Giuda Iscariota si lamenta che questo unguento sia stato sprecato, mentre avrebbe potuto essere venduto e il ricavato dato ai poveri; ma Gesù lo rimprovera dicendo che il gesto di Maria prefigura l'unzione del suo corpo morto (si vedano Giovanni 19, 38-40[4] per il Sabato Santo, e Luca 23, 55-56; 24, 1[5] e Marco 16, 1[6] per l'alba di Pasqua). Il fatto è riportato anche nel Vangelo secondo Matteo (26,6-13[7]) e nel Vangelo secondo Marco (14,3-9[8]), che però non nominano Maria (la donna che effettua l'unzione è anonima) e situano la cena in casa di Simone il lebbroso.
Identificazioni
Nell'Occidente medievale Maria di Betania è stata identificata con Maria Maddalena e con la peccatrice di Luca 7:36-50[9]. L'identificazione era molto comune e influenzò la liturgia di rito romano con un Vangelo inerente alla peccatrice e con una colletta che parlava di Maria Maddalena.
Anche dopo la revisione del 1969, la festa di Maria Maddalena ha continuato ad essere il 22 luglio, mentre Maria di Betania, Lazzaro e Marta sono celebrati il 29 luglio.
A causa dell'episodio dell'unzione di Gesù a Betania riportato dal Vangelo di Giovanni, Maria è stata identificata da alcuni con l'anonima peccatrice che compie un gesto analogo nel Vangelo secondo Luca 7,36-50[10], identificazione ritenuta pressoché sicura, dato che entrambi gli episodi identici nei gesti avvennero in casa di una persona chiamata Simone e quindi con Maria Maddalena, citata subito dopo nel vangelo di Luca, (Luca 8,1-3[11]). Però, in questo caso l'identificazione è molto dubbia; la Maddalena è stata a volte assimilata all'adultera menzionata nel Vangelo di Giovanni (Gv 8,3[12]), secondo una lettura divenuta tradizionale ma frutto, in realtà, di un'interpretazione errata (vedi Identificazione di Maria Maddalena con la peccatrice penitente). [senza fonte]
Altri autori ritengono invece che quelli narrati da Luca e Giovanni siano due episodi distinti e che vi sarebbero state due unzioni effettuate da due donne diverse: la prima a casa di Simone il fariseo, da parte di una peccatrice anonima e la seconda a Betania, da parte di Maria sorella di Lazzaro.[13] L'identificazione di Maria di Betania con la peccatrice del racconto di Luca non avrebbe fondamento, perché dal vangelo di Giovanni si evince che Maria di Betania viveva in famiglia con la sorella e il fratello, mentre nell'antico Israele le prostitute erano bambine abbandonate dopo la nascita, che erano state raccolte ed allevate da mercanti di schiavi per essere poi avviate alla prostituzione: queste donne pertanto non avevano mai avuto una famiglia, ma anche se l'avessero avuta non era pensabile, per la mentalità dell'epoca, che potessero ritornarvi.[14] Non si può inoltre affermare con certezza che Simone il fariseo e Simone il lebbroso siano la stessa persona, perché questo nome all'epoca di Gesù era molto diffuso in Palestina.[15]
In passato la Chiesa cattolica, a causa di un sermone pronunciato da papa Gregorio Magno, identificava Maria di Betania con Maria Maddalena e l’anonima peccatrice pentita; oggi queste tre donne sono considerate persone diverse.[16]
Secondo la Catholic Encyclopedia
Nel suo articolo nella Catholic Encyclopedia del 1910, Hugh Pope affermò: " I Padri greci, nella loro interezza, distinguevano fra tre persone: la peccatrice di Luca 7:36:50[17], la sorella di Marta e Lazzaro, [di cui] Luca 10:38-42[18] e Giovanni 11[19], e Maria Maddalena".[20]
Rispetto all'identificazione di Maria di Betania con la peccatrice di Luca tramite il riferimento di Giovanni 11:2[21], dove Maria è la donna che ha unto Gesù, egli nota che questo resoconto è fornito da Giovanni prima di parlare dell'unzione in Betania:
«Giovanni identifica chiaramente Maria di Betania con la donna che ha unto i piedi di Cristo (cfr. Matteo 26[22] e Marco 14[23]). Degno di nota è il fatto che ancora in Giovanni 11:2[24], Giovanni parla di Maria come "colei che ha unto i piedi del Signore", he aleipsasa. Comunemente si dice che egli si riferisse all'unzione successiva che egli descrive in 12:3-8, ma si può dibattere sul fatto che egli abbia usato l'espressione he aleipsasa se un'altra donna, e lei, peccatrice nella città, avessero fatto la stessa azione. È ipotizzabile che Giovanni, per il fatto che sta scrivendo a tale distanza temporale dagli eventi e dopo la morte di Maria, desideri avvisarci che ella sia la stessa persona della peccatrice. Allo stesso modo, è possibile che Luca abbia celato l'identità di lei per non diffamare una persona che era ancora in vita; egli fa un'operazione simile a quella compiuta con san Matteo di cui suggerisce l'identificazione col pubblicano levita (5:27). Se la precedente argomentazione è corretta, Maria di Betania e la peccatrice sono la stessa persona[20]»
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Hugh Pope prosegue a spiegare l'identificazione di Maria di Betania con Maria Maddalena, con l'ipotesi secondo cui, dato il favorevole riscontro di Gesù all'unzione dei suoi piedi, sarebbe stato incredibile che ella non lo avesse seguito alla sua crocifissione e resurrezione. Poiché Maria Maddalena era presente a tali eventi, lei deve essere identificata con Maria di Betania:
«Un esame attento del Vangelo di Giovanni rende impossibile non identificare Maria Maddalena con Maria di Betania. Da Giovedì sappiamo il nome della donne che unse i piedi del Signore prima dell'Ultima Cena. Dobbiamo sottolineare qui che sembra non necessario, dato che Matteo e Marco dicono "due giorni prima della Pasqua", laddove Giovanni parla di sei giorni, riferendosi quindi a due unzioni successive. Giovanni non necessariamente vuol dire che l'Ultima Cena e l'unzione si verificano a sei giorni di distanza, ma solo che Cristo si recò in Betania sei giorni prima della Pasqua. In quella cena, quindi, Maria ricevette il glorioso encomio, "ha compiuto un'opera buona su di me. ... Versando questo unguento sul mio corpo, l'ha fatto per la mia sepoltura. ... Ovunque sarà predicato questo Vangelo . .. si fermò ai piedi della croce e assistette alla sepoltura e fu la prima testimone della risurrezione. E mentre Giovanni la chiama "Maria Maddalena" in 19:25, 20:1 e 20:18, la chiama semplicemente "Maria" in 20:11 e 20:16.[20]»
Lo studioso francese Victor Saxer fa risalire l'identificazione di Maria Maddalena con la prostituta e con Maria di Betania a un sermone di papa Gregorio Magno tenuto il 21 settembre 591, dove sembrava combinare le azioni di tre donne menzionate nel Nuovo Testamento e identificò anche una donna senza nome con Maria Maddalena. In un altro sermone, Gregorio identificò specificamente Maria Maddalena con la sorella di Marta menzionata in Luca 10. Tuttavia, secondo un'opinione espressa più recentemente dalla teologa Jane Schaberg, Gregorio diede solo il tocco finale a una leggenda che esisteva già prima di lui.
L'identificazione di Maria Maddalena e Maria di Betania da parte del Cristianesimo occidentale si rifletteva nella disposizione del Calendario Romano Generale, fino a quando questo non fu modificato nel 1969, per il fatto che a quel punto l'interpretazione comune nella Chiesa cattolica era che Maria di Betania, Maria Maddalena e la donna peccatrice che unse i piedi di Gesù fossero tre donne distinte.
Culto
Dopo il Concilio Vaticano II, Maria di Betania è stata distinta dalla Chiesa cattolica sia da Maria Maddalena che dall'anonima peccatrice del Vangelo di Luca. A partire dall'edizione del Martirologio romano del 2001, santa Maria di Betania viene commemorata il 29 luglio, insieme a santa Marta di Betania e san Lazzaro di Betania (in passato ricordato il 17 dicembre), mentre santa Maria Maddalena viene ricordata separatamente il 22 luglio. Papa Francesco nel 2021 ha armonizzato il Calendario romano generale con il Martirologio, modificando il titolo della memoria liturgica di santa Marta con l'aggiunta anche di Maria e Lazzaro.[25]
Le Chiese ortodosse, che hanno sempre distinto le tre donne, ricordano Maria di Betania il 18 marzo e Maria Maddalena il 22 luglio.[26][27]
Nel Calendario dei Santi della Chiesa luterana, Marta, Maria e Lazzaro sono commemorati il 29 luglio. Lo stesso avviene in quello della Chiesa episcopale e della Chiesa d'Inghilterra.
Nelle Chiese ortodosse orientali e cattoliche orientali, Marta e Maria sono commemorate il 4 giugno e nella terza domenica di Pasqua, dedicata ai portatori di mirra. Maria ha un posto di rilievo anche nelle celebrazioni del sabato di Lazzaro (il giorno precedente la Domenica delle Palme).
Note
- ^ Lc 10,38-42, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Gv 11,1-46, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Gv 12,1-8, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Giovanni 19, 38-40, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Luca 23, 55-56; 24, 1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Marco 16, 1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mt 26,6-13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mc 14,3-9, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Luca 7:36-50, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Lc 7,36-50, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Lc 8,1-3, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Gv 8,3, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Father John Flader, Question Time: 150 Questions and Answers of the Catholic Faith, Taylor Trade Publications, 2010, p. 80
- ^ Alberto Maggi, Come leggere il Vangelo, Cittadella, 2017, p. 57-58
- ^ Richard R. Losch, All the People in the Bible, William B. Eerdmans Publishing Company, 2008, p. 404
- ^ Gesù e Maria Maddalena
- ^ Luca 7:36:50, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Luca 10:38-42, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Giovanni 11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ a b c Pope, H. (1910). St. Mary Magdalen, in The Catholic Encyclopedia. New York: Robert Appleton Company.
- ^ Giovanni 11:2, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Matteo 26, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Marco 14, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Giovanni 11:2, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Decreto della Congregazione per il Culto Divino sulla celebrazione dei Santi Marta, Maria e Lazzaro, nel Calendario Romano Generale, su press.vatican.va. URL consultato il 2 febbraio 2021.
- ^ SS. Marta, Maria e Lazzaro di Betania, su unacasasullaroccia.wordpress.com. URL consultato il 3 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2019).
- ^ La memoria di santa Maria Maddalena
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Maria di Betania, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
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