Vocale anteriore semichiusa non arrotondata

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Chiuse
i • y
ɨ • ʉ
ɯ • u
ɪ • ʏ
ɪ̈ • ʊ̈
ɯ̞̈ • ʊ
e • ø
ɘ • ɵ
ɤ • o
 • ø̞
ɤ̞ • 
ɛ • œ
ɜ • ɞ
ʌ • ɔ
æ • 
a • ɶ
ä • ɒ̈
ɑ • ɒ
Quasi chiuse
Semichiuse
Medie
Semiaperte
Quasi aperte
Aperte
Quando due simboli appaiono in coppia, quello a sinistra rappresenta
una vocale non arrotondata, quello a destra una vocale arrotondata.
Per quelli situati al centro, la posizione delle labbra non è specificata.
Vedere anche: IPA, Consonanti
Vocale anteriore semichiusa non arrotondata
IPA - numero302
IPA - testoe
IPA - immagine
UnicodeU+0065
Entitye
SAMPAe
X-SAMPAe
Kirshenbaume
Ascolto
noicon

La vocale anteriore semichiusa non arrotondata è un suono vocalico usato in alcune lingue. Il suo simbolo nell'Alfabeto fonetico internazionale è [e], e l'equivalente simbolo X-SAMPA è e.

Caratteristiche

  • La sua posizione è anteriore; la pronuncia avviene infatti posizionando (orizzontalmente) la lingua più in avanti possibile rispetto alla bocca, senza tuttavia ostruire il passaggio dell'aria.
  • Il suo grado di apertura è semichiuso; la pronuncia avviene infatti posizionando la lingua tra una vocale chiusa e una vocale media. Se con la vocale chiusa si era molto vicini al palato, ora si è un po' più lontani.
  • È una vocale non-arrotondata; durante la pronuncia, infatti, le labbra non vengono arrotondate.

Occorrenze

In italiano

In italiano tale fono è reso con la grafia e o é (con l'accento acuto), ed è presente per esempio nelle parole pece [ˈpeːt͡ʃe] e perché [perˈke*]. È chiamato spesso E chiusa. In italiano standard esiste un'opposizione fonematica tra /e/ (e chiusa) e /ɛ/ (e aperta); esempi di coppie minime sono: vénti (numerale) ~ vènti (plurale di vento), léggi (plurale del sostantivo legge) ~ lèggi (forma del verbo leggere), te (pronome personale) ~ (bevanda), e (congiunzione) ~ è (forma del verbo essere), pésca (il pescare) ~ pèsca (frutto), accétta (sostantivo, specie di scure) ~ accètta (verbo, da accettare), (le) péne (plurale di pena) ~ (il) pène (organo sessuale maschile).

In francese

In francese tale fono è presente per esempio nella parola beauté "bellezza" [boˈte].

In portoghese

In portoghese tale fono è presente per esempio nella parola mesa "tavolo" [ˈmezɐ].

In tedesco

In tedesco tale fono è presente per esempio nella parola Seele "anima" [ˈzeːlə].

In thailandese

In thailandese tale fono è reso con la grafia เ–ะ (il trattino corrisponde alla consonante che precede il fono) se il suono è tronco [eʔ] ed è presente per esempio nella parola "soffice" [leʔ].

Viene reso con la grafia เ– se il suono è lungo [eː] ed è presente per esempio nella parola ลน "fango" [leːn].

Vocale anteriore media non arrotondata

Vocale anteriore media non arrotondata
IPA - numero302 430
IPA - testo
IPA - immagine
UnicodeU+0065 U+031E
Entity
SAMPAe_o
X-SAMPAe_o
Kirshenbaume_o
Ascolto
noicon

Molte lingue come lo spagnolo, il giapponese, il coreano, il greco e il turco, hanno una vocale anteriore media non arrotondata, la cui altezza è intermedia tra [ɛ] e [e]. Tuttavia, poiché nessuna lingua distingue tra una vocale media e una vocale semichiusa o semiaperta, non esiste un simbolo IPA per rappresentare la vocale media, e si usa generalmente [e]. Se c'è bisogno di precisione, si può aggiungere un diacritico abbassante: [e̞].

Occorrenze

Per semplicità il diacritico abbassante è omesso nelle seguenti trascrizioni.

In italiano

In italiano standard questo fono ricorre per /e/ non-accentato (atono) dopo /i, u/ (ma non /e/) accentati, specialmente in fine di frase, es. [ˈfiːn, ˈmist, ˈskuːr, ˈfurb]. L'uso di un vocoide cardinale [e] in tali parole è da considerarsi non-standard, soprattutto se impiegato massicciamente, e caratteristico di varie zone del Nord (per es. Brianza) e del Centro (per es. Lazio; tipicamente romano). La pronuncia neutra ha [e̞].

In spagnolo

In spagnolo tale fono è reso con la grafia e ed è presente per esempio nella parola bebé [be̞ˈβe̞].

In ungherese

In ungherese tale fono è reso con la grafia é ed è presente per esempio nella parola hét "sette" [he̞ːt].

Bibliografia

  • Pietro Maturi, Federico Albano Leoni, Manuale di fonetica, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1995.
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